Campania,scuola/slitta quasi certamente l’apertura: necessari test obbligatori ai docenti

“Eseguiti 38.000 test sierologici, pari al 23,8 del totale“

Campania, scuola– Non riaprirà il 14 settembre la scuola in Campania, tanti i nodi ancora da sciogliere. Il motivo per cui il rinvio non è stato ufficializzato risiede nel tentativo di far arrivare in Campania quanto più materiale possibile (dai banchi agli strumentazione igienico-sanitaria)

” La situazione ad oggi non mi pare tale da consentirci di aprire in tranquillità il 14 settembre”. Vincenzo De Luca conferma ciò che oramai è quasi certo:l’anno scolastico in Campania non riprenderà il 14 settembre, ma molto probabilmente il 24 settembre, dopo le elezioni.
“Prenderemo una decisione definitiva all’inizio della prossima settimana” sottolineando che se fino ad ora non è stata ufficializzata la decisione è perché “se avessimo deciso qualche settimana fa di ritardare l’apertura dell’anno scolastico, non sarebbe arrivato nulla in Campania. Noi stiamo facendo cento volte più di quello che sarebbe il nostro compito istituzionale e stiamo valutando in maniera laica ed oggettiva, senza fare polemiche, cercando di fare arrivare, in queste ore, in Campania, quanto più materiale possibile, dai banchi al materiale igienico-sanitario”. De Luca ha ricordato che già l’Anci (l’associazione nazionale dei comuni italiani) “da 10 giorni ha chiesto alla Regione di rinviare a dopo le elezioni perché i Comuni ci dicono che non sono pronti ad aprire in tranquillità. Ed è proprio questa la strada che sembra voler intraprendere anche la Regione
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Un’altra questione da risolvere è quella inerente alla misurazione della temperatura in classe

L’orientamento del governo di far misurare la febbre a casa è sbagliato – ha dichiarato De Luca – È una decisione cervellotica. Abbiamo deciso, per questo, di stanziare un bonus di 3mila euro per gli edifici scolastici affinché si dotino di termoscanner per misurare la temperatura. Daremo la possibilità ai dirigenti di acquistare i misuratori con la telecamera per evitare assembramenti. Da lunedì i dirigenti potranno segnalare il numero di plessi e di alunni, la Regione stanzia 3mila euro per tutti i plessi”.

Dalla riunione fatta in Regione è emerso un problema per il personale. Entro il 14 settembre ci sarà tutto l’organico dello scorso anno, ma questo numero non basterà se dobbiamo dividere le classi per non avere 32 alunni in classe, ne dobbiamo avere di più. Non più personale sulla carta, ma già pronto. Per questo sarebbe stato utile stabilizzare i precari. Anche perché avremo anche il cosiddetto personale fragile di chi ha problemi di salute che si metterà in malattia ma, ad oggi, non abbiamo ancora un dato disponibile”
La scelta di non riaprire il 14 è anche dettata dalla mancata e completa mappatura dello stato di salute dei docenti, dei quali solo il 23,8 per cento si è sottoposto al test rapido

Il governo ha deciso di fare il sierologico su base volontaria, una scelta sbagliata. E’ sbagliato. Io capisco che non abbiamo l’affidabilità assoluta del test sierologico, ma se c’è un comparto dove deve essere obbligatorio il test, è quello scolastico, per la tutela del personale docente e per la tranquillità delle famiglie. I dati che abbiamo oggi ci dicono che sono stati eseguiti in Campania 38mila test sierologici, pari al 23,8% del totale. I test hanno rivelato 600 positivi; di questi, il tampone ha dato esito negativo per 432 persone mentre 168 in attesa dell’esito”. Ma, sottolinea De Luca, “dobbiamo arrivare al 100% del personale scolastico, questo richiederà qualche giorno in più e cercheremo di avere certezze. Proporremo al governo di rendere obbligatorio il test”“