Caserta. Il ritorno graduale a scuola rappresenta un passo importante verso quella normalità che stiamo rincorrendo dal mese di Marzo del 2020 quando, l’ allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ,annuncio’ il primo lockdown e decretò ufficialmente la chiusura degli Uffici Pubblici, delle Attività Commerciali e di tutti gli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.
A circa un anno di distanza da quel giorno le scuole stanno riaprendo gradualmente i battenti ma, a quanto pare, i timori di tutti quelli che alla vigilia sostenevano ancora prematura tale decisione si stanno manifestando fondati. Molte scuole infatti, pochi giorni dopo la riapertura, sono dovute , causa casi di positività all’ interno dell’ istituto , ritornare alla didattica a distanza. In qualcun’ altra, per lo stesso motivo, i medici dell’ Asl sono stati costretti a collocare in isolamento intere classi compresi i Docenti.
Proviamo ad analizzare da vicino la problematica e partiamo dalle dichiarazioni del Presidente della Regione Vincenzo De Luca pochi giorni prima di lunedi’ 1 Febbraio , data scelta come quella giusta per il rientro a scuola dei ragazzi che frequentano gli Istituti di scuola Superiore.
” La didattica in presenza non deve essere superiore al 50 %- dichiaro’ De Luca” che poi prosegui’: ” Bisogna assicurare al resto della classe – in particolare agli alunni i cui genitori ne facciano espressa richiesta – un collegamento on line per le lezioni, preferibilmente in sincrono”.
Il Presidente della Regione Campania nella stessa giornata, rivolgendosi ai Dirigenti Scolastici,fu chiaro ed invoco’ “misure massimamente prudenziali nella organizzazione delle attività scolastiche, per scongiurare rischi connessi ad assembramenti, in aula e nei contesti di prossimità delle scuole”.
Rispetto alle parole di Vincenzo De Luca pero’ sembra che non tutti i Dirigenti Scolastici si siano organizzati bene e che in molti casi proprio la gestione del 50% degli studenti a Scuola e il 50% a casa stia venendo meno. Secondo alcune segnalazioni arrivate alla nostra redazione sembra che in alcune classi, nella mattinata di oggi, gli alunni hanno superato addirittura le 20 unità.
Tutto questo può’ essere causato da regole interne che, da quello che abbiamo letto, in alcuni casi ci sembrano inappropriate . Siamo consapevoli del fatto che la didattica in presenza del 50% degli studenti comporta una rotazione non facile da organizzare ma riteniamo che un punto importante di partenza potrebbe essere quello di accogliere positivamente la volontà’ di alcuni studenti di continuare l’ anno scolastico con la didattica a distanza . Riteniamo , cosi’ facendo , che la rotazione andrebbe organizzata su un numero minore di ragazzi e forse più’facilmente tenuta sotto controllo.
I fatti ad oggi sembrano non essere confortanti .Si registrano troppi assembramenti all’ esterno degli Istituti, i primi casi di positività e le prime chiusure delle scuole. Il Covid-19 è tutt’altro che sconfitto se possiamo porre rimedio a qualche errore è meglio farlo subito.