Comitato Fuochi di Marcianise chiede al Sindaco trasparenza sui 22 pozzi sequestrati dai Carabinieri. Grave pericolo di inquinamento

E’ notizia di pochi giorni fa del sequestro da parte dei carabinieri di Marcianise, dietro decreto emesso dall’ufficio gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di 22 pozzi siti nei terreni limitrofi all’ex stabilimento della Nokia Solution and Network s.p.a. di Marcianise.
Le analisi effettuate dall’Arpac su vari pozzi presenti in questa zona, evidenziavano la presenza di solventi organici aromatici ed idrocarburi clorurati nella acque di falda, di molto superiori ai limiti previsti. Su queste premesse , e tralasciando le cause di quanto è accaduto, il Comitato Fuochi Sez. Marcianise pone all’Amministrazione comunale nella figura del Sindaco e dell’assessore all’ambiente i seguenti quesiti:
1) È possibile rendere pubblici gli esiti delle analisi?
2) Quale è la situazione delle falde acquifere?
3) Quali sono i pozzi interessati?
4) Quale è l’utilizzo delle acque di questi pozzi?
5) Quali falde sono collegate a quella incriminata?
6) Quali precauzioni e soluzioni vuole prendere l’Amministrazione comunale?
7) Quali sono le ricadute sugli abitanti della zona?
Il tetracloroetilene è un solvente e che può contaminare i terreni, i suoli e quindi le acque ed è probabile sostanza cancerogena. ” Pertanto- concludono i componenti del Comitato Fuochi- ci aspettiamo risposte immediate e risolutive”.