L’angolo del lettore, Vincenzo Restivo consiglia “Chiodi” di A. Schiena

Per il mese di ottobre della rubrica “L’angolo del lettore” Vincenzo Restivo consiglia “Chiodi” di Antonio Schiena, Fazi editore

C’è questa storia che conoscono un po’ tutti e che per antitesi diventa sinonimo di mala sorte: è la storia dell’Avvito colui che ha dimora proprio nel cimitero del paese e che potrebbe essere la stessa persona che lo custodisce. E c’è Marco Torre, un ragazzino di tredici anni, vittima di un bullismo di cui non riesce a parlare , costretto a scontarsi col silenzio ostile dei docenti e l’assenteismo di una madre che non ottempera ai suoi obblighi. E lui che un po’ come l’Avvinto si sente, rinchiuso nel senso sia pragmatico che strettamente storico dell’appellativo, vorrebbe gridare ai quattro venti tutto il dolore che sente dentro.
Schiena scrive una storia formativa che è pratica nel suo dovere all’ indottrinamento di certe regole di comportamento sociale. Il Pinocchio di legno che il protagonista martoria con dei chiodi ne è espediente evidente, diventa l’oggettificazione del disagio adolescenziale, essendo, lo stesso Pinocchio, il giocattolo/significante portatore di un significato storico-letterario bene evidente e che ci conduce, in maniera inevitabile, al romanzo di crescita.
La penna è fluida sebbene osi troppo poco, preferendo un lessico depurato dai regionalismi tipici del sud Italia.
Eppure l’uso del voi come pronome di cortesia, riscatta, a tratti, questa mancanza.
A volte avrei preferito un’attenzione più scrupolosa verso una narrazione più esplicita, per questo l’impressione che ho avuto è come se l’autore abbia avuto timore dell’azzardo.
Ciononostante il lavoro d’editing ci suggerisce che lo scopo del testo fosse proprio la fruibilità dei più, ragazzini compresi.
Come non biasimarlo se, in effetti, proprio di bambini stiamo parlando?
Un libro giusto, necessario. Didattico.