Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Sifus Campania:
“Si è tenuta ieri sera una riunione organizzata dal SiFUS sul tema della stabilizzazione rivolta agli iscritti e non a cui ha partecipato il Segretario Generale Maurizio Grosso. Grosso ha esordito sostentendo che purtroppo, nonostane il SIFUS abbia raggiunto, nell’ambito della C.M, i numeri per partecipare ai tavoli il maniera separata, il Presidente in barba alla democrazia e al diritto alla libertà sindacale, si ostina a non invitarci poiche’ sicuramente è risentito dalle nostre denunce contro le assunzioni interinali. La mancata partecipazione alle riunioni sindacali – ha continuato Grosso – non ci consente di rappresentare i fatti in maniera diretta ma in ogni caso, verosimile poiché risaputi. La vostra C.M., ad oggi, intende stabilizzare a 180 giorni – ha continuato Grosso – in maniera da prendere con una fava 2 piccioni: fare contenti il Presidente De Luca e l’Assessore Caputo che vogliono sfuggire alla multa comminatagli dall’UE per l’abuso reiterato dei contratti a termine e continuare ad assumere lavoratori interinali per allargare la crescita politico-elettorale. Ai precari storici, in media da 20 anni, – ha continuato Grosso – per il Presidente della vostra C.M. bastano i 180 giorni lavorativi che gli consentono di accedere ed assaporare i contratti a tempo indeterminato a prescindere che questa condizione sia peggiorativa poiché non gli consentirà di beneficiare all’ indennità di disoccupazione agricola. Se ci fossimo seduti ad un tavolo col vostro Presidente – ha continuato Grosso – avremmo potuto trovare una soluzione di compromesso capace di tenere dentro, aumento di giornate lavorative e Naspi accertato dall’ispettorato del Lavoro a garanzia degli operai. La antidemocraticita’ del Presidente non lo ha consentito – ha continuato Grosso – per cui un sindacato serio deve fare il suo mestiere respingendo prima con la lotta e poi con la carta bollata, la determinazione di stabilizzazione a 180 giornate. Pertanto – ha concluso Grosso – qualora, dopo il prossimo tavolo regionale ( lunedì prossimo) verificheremo che la stabilizzazione degli operai della C.M Monte Maggiore non e’ prevista da aprile al 31 dicembre 2025, attiveremo vibranti forme di protesta che la prossima settimana mi vedranno incatenato assieme agli operai sotto la sede di Formicola. Gli operai attraverso i loro interventi hanno apprezzato i contenuti e le prospettive della riunione”.