Il film live-action “Biancaneve” è ormai al centro delle polemiche, se ne parla così tanto che, quasi quasi, i fatti di cronaca stanno diventando marginali. Tutti: la stampa, i social, persino una fetta di pubblico, lo hanno massacrato, etichettandolo come il peggior disastro della storia del cinema. Addirittura? Io credo che sia passato di peggio, se ricordiamo anche l’infinita serie di “cinepanettoni” banali, vuoti, insulsi. La verità? Il film Biancaneve non è per nulla un disastro, è un live-action ben fatto, assolutamente lavorato tra coreografie, musiche, costumi. Degno di rispetto come tutti gli altri remake live-action dei vari cartoni animati della Disney. Trovo sconcertante che la protagonista Rachel Zegler che impersonifica Biancaneve, sia stata pesantemente insultata dagli haters con continue parole di disprezzo nei suoi confronti, c’è chi ha detto che non sarebbe stata idonea per interpretare il personaggio perchè di carnagione più scura rispetto all’originale, o che sarebbe stata meno bella della strega cattiva, interpretata da Gal Gadot. Probabilmente molti, dalle menti ottuse, non hanno compreso il vero significato che vi era giá nella prima edizione del cartone animato: la strega chiedeva sempre al suo specchio chi fosse “la più bella del reame”, e lo specchio rispondeva: “tu sei la più bella”, questo però finché Biancaneve non fugge nel bosco. Successivamente, si parla di una bellezza che è sinonimo di purezza interiore, e il concetto cambia. Questo per spiegare che la strega non era esteticamente brutta o nessuno ha detto che doveva essere più brutta di Biancaneve, la vera bellezza si nasconde nel cuore di una persona. In tutto ciò vorrei aggiungere che Rachel Zegler non avrà il fisico scultoreo di Gal Gadot, ma certamente non possiamo associarla a una befana! O avreste voluto vedere Gal Gadot nei panni di Biancaneve? La Gadot, proprio per il suo prorompente fisico è più volte stata scelta come Wonder Woman. L’ interpretazione della Zegler è stata degna di una brava attrice, che ricordiamo ha recitato anche in “West Side Story” di Steven Spielberg, la Zegler ha dimostrato una grande espressività, dolcezza, tenerezza, un fantastico sorriso ed è stata all’altezza di una cantante e ballerina assolutamente capace. Cosa non è andato giù alla destra tanto che la produzione ha dovuto cancellare numerose premiere e nascondere il cast in una remota sede nel nord della Spagna? Questo per quello che riguarda l’Europa, mentre, a livello internazionale si è scelto il Giappone, lontano dagli sguardi trumpisti degli Stati Uniti. Il film ha suscitato polemiche perchè all’estrema destra, non sono piaciute le modifiche apportate rispetto all’originale del lontano 1937, le stesse attrici hanno dichiarato che la Biancaneve attuale, del 2025, non è più in cerca del suo principe azzurro, ma sogna di essere lei la leader che sa di poter essere. A nessuno è andato giù un remake che punta alla donna indipendente e non alla donna che spazza solo la casa, mentre il suo uomo è fuori a lottare, un pensiero retrogrado dei tempi fascisti. Nessuno ha voluto una Biancaneve( Rachele Zegler) Pro-Palestina e antitrumpista. E dall’altra parte? Nessuno voleva neanche Gal Gadot, che ha combattuto per l’esercito israeliano, lei stessa israeliana. Ma perché poi la guerra tra i due paesi, che ha già travolto tutto e ucciso migliaia di innocenti, doveva anche stravolgere la scelta delle attrici? Sono solo attrici, delle brave professioniste che fanno il loro mestiere. La Disney si è trovata a ricevere anche gli insulti di chi voleva i sette nani interpretati da veri attori con microsomia e non mediante riproduzioni in Cgi, voltando così le spalle alle politiche di inclusione e diversità. Dobbiamo però anche metterci nei panni del colosso Disney, si è trovato di fronte a un dilemma, in un’epoca in cui come presidente degli USA ci ritroviamo incredibilmente Trump, cosa che a questo punto se fosse stato eletto George Clooney, saremmo stati senz’altro in ben altre condizioni, la Disney doveva “barcamenarsi” e così ha scelto un solo personaggio con microsomia. Non dimentichiamo cosa capitó alla Disney quando, nel 2022, si schieró contro la legge che, in Florida, limitava le tematiche Lgbtq+, le fu tolta la gestione dei propri parchi tematici in quella zona. Quella parte di pubblico e della stampa, non ha capito niente di questo film. Risulta scomodo perché accettare l’idea di una donna leader, che lotta per riprendersi ció che è suo, è impossibile. Non si tiene conto che, nel 2025, una Biancaneve non sogna più il principe azzurro, magari può volere una principessa, o magari vuole, in primis, realizzare se stessa. Tutto ciò poteva mai essere compreso da un mondo che va letteralmente a destra? E che destra! Un’estrema destra…che viola i diritti fondamentali dei cittadini, aggrappandosi all’odio omofobico, razzista e alla misoginia per fare propaganda tra quella gente che ancora vive nelle caverne, perché fidatevi che non sono i sette nani a vivere nelle caverne ma voi. “Biancaneve”, che vale davvero la pena di vederlo, è semplicemente una vittima innocente di una “terza” guerra mondiale: politica, culturale, sociale e ideologica. Sembra che tutti abbiano dimenticato che è solo un film, ben lavorato, bellissimo e che trasmette quei valori che nella vita, ormai, sono completamente dimenticati.