A seguito di ingiusta sospensione l’attivista USB Giuseppe Nappo, dipendente della Jabil Marcianise è stato reintegrato in azienda. Il reintegro è avvenuto a seguito di una massiccia mobilitazione dei lavoratori, bloccando di fatto l’ingresso e l’uscita delle merci. Il blocco sostenuto da un presidio di lavoratori ha determinato il dietrofront della Jabil casertana, consentendo di far cadere le accuse ingiustamente sostenute dall’azienda nei confronti del sindacalista Nappo. Secondo i lavoratori, la sospensione del sindacalista è solo l’ultimo dei tentativi di fiaccare la lotta per i diritti dei lavoratori. La sensazione però è sempre quella di un abbandono istituzionale infatti vige sempre un piano di reintegro per i lavoratori non soddisfacente. Ricordiamo che, la Jabil aveva sospeso Giuseppe Nappo per 5 giorni per motivi disciplinari, che di fatto non erano giustificabili. L’azienda aveva contestato a Nappo l’abbandono del posto di lavoro in occasione di una protesta, contestando all’interessato una situazione di recidiva, che il lavoratore aveva confutato.