L’attacco USA all’Iran e le ombre sull’Occidente

L’attacco USA all’Iran e le ombre sull’Occidente

È successo davvero: gli Stati Uniti hanno colpito l’Iran, prendendo di mira tre dei suoi principali siti nucleari. Un’azione militare di vasta portata, che rompe un equilibrio già fragile e inserisce ufficialmente Washington nel cuore del conflitto tra Israele e Teheran. L’operazione, condotta con bombardieri e missili a lunga gittata, è stata giustificata dalla Casa Bianca come una misura necessaria per impedire all’Iran di costruire un’arma atomica. Eppure, come spesso accade nella storia recente, le conseguenze di questo tipo di interventi si spingono ben oltre gli obiettivi dichiarati. L’Iran ha subito reagito parlando di aggressione e ha risposto con lanci missilistici contro obiettivi israeliani. La tensione è salita alle stelle. Il mondo guarda con preoccupazione, mentre al Consiglio di Sicurezza dell’ONU si moltiplicano gli appelli alla moderazione. In Europa, molte cancellerie temono l’apertura di un nuovo fronte di guerra proprio alle porte del Mediterraneo. Intanto, il prezzo del petrolio è già salito in modo sensibile, e non è difficile immaginare ripercussioni concrete anche sull’economia occidentale: aumenti dei costi energetici, tensioni sui mercati, rischi inflattivi. Ma c’è anche un risvolto politico interno, soprattutto negli Stati Uniti. Il presidente ha agito senza passare dal Congresso, e questo ha acceso un acceso dibattito tra democratici e repubblicani, con i primi che denunciano l’abuso del potere esecutivo. Sul piano strategico, l’Occidente si ritrova ora direttamente coinvolto in un’escalation dalle conseguenze imprevedibili. L’Europa, da tempo ai margini delle decisioni cruciali sul Medio Oriente, si trova in difficoltà nel costruire un ruolo credibile di mediazione. C’è chi teme un allargamento del conflitto ad altri Paesi della regione, e chi guarda con inquietudine a possibili attacchi contro obiettivi occidentali in Medio Oriente. In poche ore, un equilibrio già precario si è spezzato. E ora ci si chiede quale sarà il prossimo passo. Siamo di fronte a una svolta drammatica che rischia di ridefinire non solo i rapporti tra Stati Uniti e Iran, ma anche gli assetti politici ed economici dell’intero Occidente. E questa volta non si potrà dire che non fosse prevedibile.