Nelle ultime settimane sono fatto oggetto di attacchi sempre più violenti e cattivi – ancorché stupidi -, condotti in chiara malafede.
Non rispondo.
È inutile parlare con chi conosce solo l’odio e l’offesa, senza alcun intento costruttivo.
Mi soffermo, quindi, su questi scomposti e risibili attacchi per un’altra ragione. Bisogna sempre chiedersi il perché delle cose.
Perché si sono scatenati in consiglio comunale, sui giornali, sui social?
Perché innescano polemiche di carattere personale, che niente hanno di politico, e molto di scostumato?
Non occorre essere esperti di psicologia di massa o di comunicazione per capirlo, secondo me.
Nel calcio si chiamano “falli di frustrazione”. Li commette il calciatore che, non potendo opporsi in maniera regolamentare ad un avversario che lo sta surclassando, lo picchia per pura rabbia.
Avevano scommesso che avrebbero vinto le elezioni, e invece le hanno perse; avevano scommesso che non saremmo riusciti ad amministrare, e invece stiamo amministrando, e bene; avevano scommesso che non saremmo riusciti a fare nulla, e stiamo facendo molto, moltissimo; speravano di trovare le firme per mandarci a casa (secondo il consolidato schema di un notissimo killer professionista della sovranità popolare), e non le hanno trovate; speravano che il bilancio di assestamento non passasse, ed è passato.
Insomma, per loro sì, è un fallimento totale (e per loro, ovviamente, la Città conta zero).
Di fronte ad una Amministrazione che sta realizzando quanto promesso in campagna elettorale e forse anche qualcosa in più, con tempi inusitatamente veloci, ecco che danno fondo a tutta la loro rabbia. Una rabbia cieca, impotente e per questo cattiva quanto cretina.
Non confuterò le loro faziose e false argomentazioni. È la realtà che si incarica di farlo, senza che mi sforzi. Come la loro ignoranza e maleducazione emerge dalla loro parole e dai loro gesti.
Dopo due anni di amministrazione, parlano i fatti per me. E contro di loro.
Abbiamo in cantiere un radicale rinnovo della piscina e la costruzione del palazzetto dello sport, oltre al varo di due asili nido per cui potremo ospitare oltre duecento bimbi.
Stiamo rifunzionalizzando istituti scolastici e palestre.
Siamo riusciti a dare mensa e tempo pieno ad un numero sempre crescente di bambini. Abbiamo ricevuto finanziamenti per il teatro Mugnone e per il Velodromo, iniziative nostre, nate da noi e da noi tenacemente portate avanti. Intendo dire: quando ci siamo insediati non c’era niente.
Tra poco consegneremo alla Polizia di Stato il nuovo commissariato, che potrà forse scontentare qualcuno e non certo in ragione della visione della Città.
È partita la riqualificazione dell’area PIP, a settembre partiranno i lavori di rigenerazione urbana (PRU) nell’area 167 che ci doterà di un ulteriore parco urbano di decine di migliaia di metri quadri; inoltre con il progetto CIS terra dei fuochi si realizzeranno boschi lineari e piste ciclabili che si collegheranno ai “giardini d’Europa” che arriveranno fino al mare; entro l’anno sarà appaltata la riqualificazione dell’intero comparto Cairoli (atteso da sempre!) e l’acquisizione di parcheggi in zone strategiche della città, a breve avremo una nuova illuminazione cittadina ed una nuova segnaletica stradale ed inaugureremo una favolosa biblioteca per bimbi.
A pensarci bene: volete che non mi attacchino?
Non potendo attaccarmi sulle efficienza amministrativa, non potendo affibbiarmi il titolo di disonesto, ecco che ricorrono al loro squallido bagaglio culturale per offendere, senza cura del rispetto delle Istituzioni e delle persone.
Nonostante tutto sia così banale, si resta sempre un po’ male quando si tocca con mano la miseria umana, la pochezza degli animi, la povertà di spirito.
Tuttavia, il senso di ripulsa per questa macchina del fango non supera il mio entusiasmo per ciò che stiamo realizzando e non mina, anzi rafforza, il mio impegno istituzionale.
Non ci fermeranno.
Li rassicuro, peraltro, che non ho alcuna intenzione di fare carriera politica, non mi interessa. Ma mantenere gli impegni assunti mi interessa eccome, e li manterrò ad ogni costo.
L’ho sempre fatto, di fronte a ostacoli ben più seri di questi lillipuziani dello spirito.