Voce di una parte di Lavoratori ex Jabil, che lamentano un passaggio di mano tra aziende, sulla pelle dei lavoratori, senza alcuna garanzia concreta, prouettati in un futuro astratto.
Comunicato dei lavoratori.
Siamo certi che definirci “ex lavoratori Jabil” darà seguito ad un mare di critiche, offese ed accuse, ma noi vogliamo e dobbiamo essere realisti: la Jabil è andata via da Marcianise.
Si può dire, urlare e sbraitare ciò che vogliamo ma il dato di fatto è che il 1 Agosto è stato siglato il passaggio di tutti e 405 lavoratori alla TMA.
Ed è stato fatto senza la firma di nessuno, né dei lavoratori né delle organizzazioni sindacali presenti. Vogliamo ricordare a chi ci leggerà che per 10 mesi da una parte di colleghi e di una nuova organizzazione sindacale, c’è stato urlato e ripetuto fino all’esasperazione che questa operazione non si poteva fare. A loro dire ci sarebbero stati avvocati e giudici che confermavano che Jabil non poteva abbandonare l’Italia (l”assemblea di novembre la ricordiamo tutti oltre ad averne le registrazioni).
Poi nel corso dei mesi, quando era sotto gli occhi di ognuno di noi che l’operazione si stava concretizzando hanno iniziato a cambiare versione, sostenendo che la cosa importante è che l’operazione si facesse senza nessun tipo di accordo.
Per mesi è stato gridato alla mancanza di dignità e moralità di tanti di noi: dove è stata riposta la dignità di tutti voi quando iscritti e simpatizzanti al “nuovo sindacato che avanza” già dal 1 Agosto hanno ritirato il nuovo badge TMA, accettando di lavorare sotto la nuova stella?
Oggi per tanti di noi che la realtà è il passaggio silente di 405 lavoratori alla TMA senza alcun accordo e nessuna firma. E nessun accordo si farà visto che tutti i sindacati hanno rispettato il mandato solo “di una parte di Lavoratori”, disertando ogni incontro ministeriale. E oggi, dopo annunci di operazione concretizzata da parte del Governo, dopo conferenze stampa da parte del nuovo imprenditore e a discapito di quanto urlato per 10 mesi, la cosa che chiediamo “una parte di Lavoratori ex Jabil” è di ritirare il badge TMA e rientrare al più presto in fabbrica proprio come hanno fatto da subito iscritti e simpatizzanti USB.
Una parte di Lavoratori ex Jabil
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