Politiche Sociali Caserta. La Proposta della Socialista Francesca Giannini

«Un “censimento del bisogno” del nostro territorio per identificare le aree di intervento più critiche sulle quali far convergere il maggior numero di risorse per le politiche sociali». E’ questa la proposta che lancia la coordinatrice delle donne del PSI Francesca Giannini per superare l’emergenza welfare a Caserta fotografata impietosamente dagli ultimi dati dell’Istat. «L’idea di un welfare basato sull’assistenzialismo non funziona. Una popolazione sempre più anziana combinata all’assenza di servizi penalizza ulteriormente le donne che già scontano livelli di disoccupazione elevatissimi – ha sottolineato l’esponente socialista – Sono proprio le donne a doversi far carico di una parte enorme del lavoro invisibile di cura per i propri familiari anziani rinunciando spesso alle prospettive di carriera. L’essere mamma non può essere ancora una zavorra per le donne casertane». Giannini evidenzia come si debba costruire reti solide con il terzo settore, con il volontariato, con gli enti locali e con i cittadini stessi basandoci sui bisogni reali della nostra città. «Va aperta una ‘questione donna’ nella nostra città – ha aggiunto – il Comune infatti non ha mai introdotto un “bilancio di genere” rinunciando ad investire in maniera strutturale nel migliorare la qualità di vita delle donne». Giannini sottolinea come la risposta non possano essere i voucher del centrodestra che «rappresentano un modello arretrato contrario ai principi di libertà e emancipazione». «La vera risposta – chiosa – passa per il potenziamento dei servizi e per la creazione di opportunità reali che solo una visione concreta del territorio può dare riuscendo a calibrare sulla città quelle che sono le leggi nazionali».