La situazione intorno alla chiusura di piazza Plebiscito per una serie di serate musicali a pagamento ha sollevato un acceso dibattito.
Intitolata “Cambiamo musica”, l’iniziativa è stata avviata dai comitati civici, tra cui Felix, Plebiscito e dintorni, e il comitato per la salvaguardia e la vivibilità di Monte Echia, insieme alla Consulta delle Associazioni della prima municipalità. La raccolta di firme, che ha superato le mille adesioni in meno di una settimana, viene svolta in via Chiaia.
“Chiediamo ai cittadini di firmare – spiega Antonella Esposito del comitato Felix– per liberare piazza del Plebiscito dai rumori, dal traffico e dall’impossibilità di far arrivare i mezzi di soccorso in caso di necessità”. Secondo i comitati, la chiusura della piazza comporta numerosi problemi per i residenti, tra cui:
- 1. Impossibilità di circolare: I cittadini non possono muoversi liberamente, né con le automobili né a piedi.
2. Danno economico: Le attività commerciali della zona subiscono perdite significative.
3. Rischi per la sicurezza: Le difficoltà di accesso per i mezzi di soccorso possono avere conseguenze gravi.
4. Inquinamento acustico: Il volume elevato degli eventi musicali diventa insopportabile per i residenti.
Nella petizione, si chiede al sindaco Gaetano Manfredi di riconsiderare la chiusura della piazza per eventi a pagamento, evidenziando che la gestione degli accessi con biglietti porta a divieti di circolazione inaccettabili. Si invita, inoltre, la Soprintendenza ai Beni culturali e l’ASL Napoli1 a verificare la compatibilità di tali iniziative con la normativa vigente in merito al decoro dei siti e al rispetto dei limiti di inquinamento acustico.
Infine, si sollecita il prefetto e il questore a garantire che le condizioni di sicurezza durante le manifestazioni non compromettano la sicurezza dei residenti nelle aree limitrofe. I risultati dell’iniziativa saranno presentati domani, martedì 23 settembre, alle ore 12 nella sala Rosati del caffè Gambrinus.