Il Concorso Unico Regionale per il reclutamento di 1.274 unità di Operatori Socio-Sanitari della Regione Campania, che si sarebbe dovuto sostenere dal 22 al 26 Settembre, è stato “Bloccato per porcherie, si stavano vendendo i posti. Lo rifaremo coi carabinieri”, ha dichiarato il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nello svelare il motivo della sospensione, eh ha proseguito: “Abbiamo verificato le anomalie e deciso, anche sulla base di voci di compra-vendita, di fermare il concorso”.
Le prove scritte, attese da oltre 25mila candidati, sarebbero dovute iniziare il 22 ma, a cinque giorni dai test, le Asl di Napoli e Salerno hanno bloccato tutto, rinviando gli esami in data da destinarsi e motivando la decisione con “sopraggiunte criticità tecniche e organizzative”, suscitando la rabbia dei candidati.
Il concorso, ad ogni modo, “andrà avanti”, ha assicurato il governatore, “ma seguendo procedure e criteri di massima trasparenza. I nuovi quiz dovranno essere definiti il giorno prima del concorso e la busta dovrà essere consegnata ai carabinieri e alla Guardia di Finanza per essere aperta la mattina del concorso. In questo modo, si garantisce la trasparenza e si evitano porcherie clientelari.
La prova andrà avanti coinvolgendo le forze dell’ordine nel controllo degli atti. Per dieci anni non abbiamo permesso scorrettezze, a cominciare dalle ASL: nessuno è stato promosso per incarico o pressione politica. Abbiamo cercato di scegliere i migliori manager disponibili. Finché ci sono io qui non saranno commesse porcherie clientelari“.