UNA STORIA DA RACCONTARE

A Roccamonfina, il 4 ottobre 2025 nell’ambito della rassegna ”Anteprima della Festa Nazionale del Libro”, organizzata dalla Maestra Nicolina Moretta, si è avuto il primo incontro di una serie, che si terranno tutti i sabati fino al 1° novembre p.v. Un inserto culturale nella Caldera di Vetro, con Parco Giochi annesso e adiacente a Piazza Nicola Amore, in occasione della Maxi Sagra della Castagna IGP e del Fungo Porcino.

La maestra Nicolina Moretta ha moderato l’evento dal tema: “Stragi naziste e Resistenza”, che ha visto al tavolo dei relatori il regista Luca Gianfrancesco, il prof. Giovanni Cerchia docente di Storia Contemporanea dell’Università del Molise a Campobasso, lo storico Giuseppe Angelone, nonché Carmine De Luca Presidente del Museo Storico di Roccamonfina. Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Carlo Montefusco e del Presidente Ente Parco Adolfo De Petra, il regista Luca Gianfrancesco ha precisato come nel docufilm hanno dialogato storia e memoria individuale e quest’ultima si è sovrapposta alla ricostruzione storica basata su documenti e ricognizione generale. Spiega, inoltre, come la fiction consente di raggiungere i cuori delle persone che guardano il film, ma è al contempo anche l’angolo in cui il regista mette sé stesso. È stato proiettato un brevissimo estratto del film “Terra bruciata”, le cui scene sono state riprese nella primavera del 2015 in tutto l’Alto Casertano, in cui è stato intervistato il Dott. Andrea Maccarone, nonno dell’attuale Sindaco di Roccamonfina e che è stato qui medico di base, proprio per raccontare la storia di deportazione che aveva vissuto. Il regista Luca Gianfrancesco rivela una confidenza che gli fece a telecamera spenta e cioè che agli esami universitari i suoi coetanei che non erano stati deportati tremavano, lui invece andava sereno e forte e prendeva voti migliori perché quella esperienza lo aveva fortificato e dato coraggio nella vita. Lo storico Giovanni Cerchia pone l’attenzione sul fatto che la storia della seconda guerra mondiale non esisteva prima del duemila, ecco perché la memoria è l’unica traccia importantissima insieme alle fonti per ricostruire la storia da raccontare sulla linea Gustav tra lo sbarco a Salerno e il bombardamento di Cassino. La memoria individuale deve diventare pubblica, come sottolinea lo storico Giuseppe Angelone. Titolo dell’opuscolo del Museo Storico di Roccamonfina che nasce nel 2015 proprio al fine di recuperare la memoria storica della comunità di Roccamonfina relativa al Secondo Conflitto Mondiale e dare giusta collocazione agli eventi che si sono succeduti temporalmente nel nostro territorio è “Una storia da raccontare”. Il Presidente Adolfo De Petra ci invita a riflettere sulla importanza della memoria storica del territorio nell’ambito della Maxi Sagra di Roccamonfina da cui la Linea Gustav distava soltanto 30 km. Il Sindaco ha accolto con entusiasmo e approvazione la proposta della Maestra Nicolina Moretta all’inserto di pillole di cultura nelle serate dei sabati della Sagra. La maestra insiste sull’importanza dello stimolo alla lettura e conoscenza della storia, principalmente di quella che appartiene ai nostri luoghi, in un’epoca in cui il mondo virtuale sembra prendere il sopravvento soprattutto tra i giovani. Il Sindaco, dunque, sostiene e promuove questi eventi che, unitamente al docufilm aiutano i più giovani a conoscere meglio la storia più recente che a scuola viene forse affrontata come una “partita di calcio”, quando in realtà bisogna ascoltarla da chi ce la sa raccontare.

Vi aspettiamo sabato 11 ottobre p.v. per il prossimo appuntamento dal tema “L’economia della Castagna”