La città di Teverola vive ore di profondo dolore per la scomparsa di Teresa Picone, 59 anni, madre e moglie amatissima, venuta a mancare mentre si trovava ricoverata al Monaldi di Napoli. L’improvviso peggioramento delle sue condizioni post trapianto ha posto fine a una battaglia affrontata con coraggio e speranza. Per lei si era creata una catena di affetto fatta di preghiere, vicinanza e discreto sostegno alla famiglia: oggi quella speranza lascia spazio al silenzio e alla commozione. Teresa non era soltanto una mamma e una moglie, ma una donna capace di trasmettere serenità e luce con naturalezza. La conoscevo personalmente, e il suo sorriso aperto, la sua gentilezza spontanea e la sua capacità di ascoltare e accogliere gli altri resteranno tra i ricordi più preziosi. Era una presenza discreta ma intensa, una persona positiva, generosa e luminosa. La sua perdita lascia un vuoto profondo, quello che rimane quando scompare una persona davvero buona. Attorno alla sua famiglia si stringe oggi l’intera comunità teverolese: non è una frase di rito, ma la testimonianza sincera di quanto fosse stimata e voluta bene. Il suo percorso richiama tutti noi a riflettere sull’importanza della donazione degli organi: un gesto che, nella prova più dura, può trasformarsi in speranza e vita per altri. La camera ardente sarà allestita domani 6 novembre alle ore 10.30 nella Casa Funeraria Graziano, in via Fratte 37 a Teverola; i funerali si terranno lo stesso giorno alle ore 16 nella parrocchia di San Giovanni Evangelista, sempre a Teverola. Oggi Teverola piange Teresa e accompagna il suo ricordo con rispetto. Alla sua famiglia, ai figli e al marito va il mio pensiero più sincero. Che il suo sorriso continui a illuminarci.
