Dal 2022, anno del movimento Women Life Freedom (a seguito del barbaro omicidio dopo arresto e torture di Mahsa Amini, rea di non indossare correttamente l’hijab), c’è stata una drammatica impennata di esecuzioni dopo processi farsa e ingiusta detenzione, accompagnata da torture fisiche e non.
I numeri sono agghiaccianti: l’ONU denuncia oltre 1.000 esecuzioni in Iran dall’inizio del 2025, in quella che viene descritta come una “ondata di esecuzioni senza precedenti“. Altre migliaia di prigionieri rischiano la vita. Tra i detenuti, il pugile Javad Vafaei Sani. Il suo nome ha mobilitato atleti di fama internazionale tra cui Martina Navratilova, Riley Gaines, Nancy Hogshead, Sharron Davies, Inga Thompson e Carilyn Johnson.
Il rapporto ONU:
Il loro appello congiunto si unisce al grido d’allarme dell’ONU, che denuncia come la pena di morte sia diventata una drammatica routine in Iran per spegnere l’opposizione. In un rapporto datato 10 settembre 2025, Amnesty International descrive la condanna degli esperti delle nazioni Unite: “le azioni dell’Iran violano molteplici obblighi internazionali in materia di diritti umani, tra cui il Patto internazionale sui diritti civili e politici. Le esecuzioni dopo processi iniqui costituiscono una privazione arbitraria della vita, mentre la tortura, l’isolamento e la negazione del contatto familiare violano la Convenzione contro la tortura e le Regole minime standard delle Nazioni Unite per il trattamento dei prigionieri“.
L’appello per Javad Vafaei Sani segue, purtroppo, casi di atleti già giustiziati dal regime iraniano: tra loro il capitano della nazionale di calcio Habib Khabiri, il capitano della pallavolo femminile Forouzan Abdi e il campione di wrestling del 2020 Navid Afkari, omicidi politici eseguiti con un unico fine: intimidire la popolazione.
Il giovane atleta è stato condannato a morte ieri 7 ottobre 2025, dopo l’arresto a Mashhad. La sua condanna è stata confermata dalla Sezione 9 della Corte Suprema, dopo essere stata annullata due volte in precedenza, come riporta Nessuno Tocchi Caino. Il suo reato? “Corruzione sulla terra”.