Pastoia al diritto di sciopero. Il tentativo subdolo del governo.

Il mondo del lavoro, ed in particolare quello dei trasporti è preoccupato per un’ipotesi di norma, che la maggioranza ha approntato nella prossima finanziaria, una sforbiciata al diritto di sciopero fino ad oggi garantito nell’articolo 40 della nostra costituzione. Di fatto se la norma verrà approvata i lavoratori dei trasporti perderanno uno strumento di democrazia fondamentale.

I sindacati insorgono e di seguito pubblichiamo un loro comunicato stampa. UGL FERROVIERI, ORSA TRASPORTI, FAST-CONFSAL esprimono forte preoccupazione in merito alle notizie circolate su diversi organi di stampa in merito agli emendamenti presentati nell’ambito della Manovra che introducono nuove e ulteriori restrizioni al diritto di sciopero, in un settore che già oggi è sottoposto a limiti tra i più rigidi d’Europa. Gli interventi in discussione, qualora approvati, si aggiungerebbero ai recenti provvedimenti della Commissione di Garanzia, che negli ultimi mesi, specie nel trasporto ferroviario, hanno irrigidito il quadro regolatorio, alterando in maniera significativa gli accordi di settore e alimentando un clima di costante strumentalizzazione politica, spesso del tutto privo di un reale confronto con le parti sociali di cui è stato ignorato ogni contributo, anche quando proposto a garanzia e a tutela della mobilità di tutti i cittadini, nella logica di un equo contemperamento tra diritto alla mobilità e diritto allo sciopero. Diritto di sciopero che, è bene ricordarlo, rappresenta un costo ingente per i lavoratori che lo esercitano e la cui proclamazione/adesione è spesso causata da condotte datoriali poste in violazione dei contratti sottoscritti. Le Organizzazioni Sindacali ricordano inoltre di aver richiesto da tempo alla Commissione di Garanzia l’avvio di un tavolo finalizzato alla definizione di un accordo quadro nazionale che disciplini in modo organico l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. Una richiesta necessaria e reiterata, che tuttavia è stata sistematicamente ignorata o rinviata dall’Autorità, nonostante le scriventi abbiano dimostrato negli anni un utilizzo del diritto di sciopero responsabile e rispettoso delle normative di settore. Si ricorda tra l’altro che l’esercizio del diritto di sciopero nei trasporti è regolato dalla Legge 146/1990 e da specifici accordi di funzionamento, recentemente indeboliti dall’adozione unilaterale di una disciplina  provvisoria da parte della stessa Autorità. Per queste ragioni, le Organizzazioni Sindacali invitano i proponenti a ritirare gli emendamenti proposti e ad astenersi dal sottrarre all’autonomia negoziale delle parti sociali la definizione delle regole di funzionamento di un diritto essenziale e costituzionalmente garantito. In tal senso, qualsiasi intervento normativo che determini un’ulteriore compressione del diritto di sciopero non è accettabile, solleva numerose perplessità in termini di legittimità, anche rispetto alla disorganicità del supposto intervento Normativo all’interno di una materia molto complessa e troverà la nostra ferma opposizione. L’ipotesi che un dipendente sia costretto a comunicare anticipatamente l’adesione a uno sciopero lo porrebbe in una condizione di fragilità, poiché il datore di lavoro potrebbe provvedere alla sua sostituzione — ad esempio modificando il turno di lavoro — oppure influenzare negativamente la decisione di aderire alla protesta sindacale. Tale misura, oltre a violare i principi costituzionali, introdurrebbe un pericoloso precedente: la trasformazione del diritto di sciopero da strumento collettivo di rivendicazione a scelta individuale esposta e vulnerabile. In un contesto lavorativo già segnato da precarietà e pressioni, questa norma rischia di generare un clima di intimidazione e di silenzio forzato. Per tali ragioni, OLTRE A RICHIEDERE L’IMMEDIATO RITIRO DEL PROVVEDIMENTO IN DISCUSSIONE, solleciteremo la riapertura immediata di un confronto con gli organi preposti che, in alcun modo, potrà tradursi in una nuova contrazione del diritto di sciopero per il personale del settore.