Il Comitato Macrico ottiene un incontro con il Vescovo Lagnese ma il Vescovo è assente

Nella giornata odierna il Comitato Macrico era stato convocato dalla segreteria dell’Arcivescovo di Capua e Vescovo di Caserta Pietro Lagnese. Il Vescovo aveva accolto la richiesta di incontro inoltrata dal Comitato “per chiedere alcuni chiarimenti sulle sorti dell’area ex Macrico”. Ma grande sorpresa ha colto i rappresentanti del Comitato quando si sono visti ricevuti non dal Vescovo ma da Don Antonello Giannotti, il segretario della Fondazione Casa Fratelli Tutti Elpidio Pota, il segretario del Campo Laudato sì Raffaele Zito, la preside Di Pippo. La delegazione non ha ritenuto a questo punto di avere un’interlocuzione non richiesta e che poco avrebbe aggiunto a quanto già espresso dagli stessi soggetti nell’ultima conferenza stampa del 14 novembre. In una istantanea nota stampa il Comitato rinnova richiesta di un incontro indifferibile con il Vescovo Lagnese e ribadisce la propria preoccupazione nei seguenti punti interrogativi:

“1.La Regione ha concesso un finanziamento per l’anno giubilare a luoghi di culto e aree ad essi connessi.Un’area ex militare non è in alcun modo definibile un luogo di culto, ma si è fatto riferimento per la richiesta alla cappellina diruta in essa esistente, che non ha mai avuto alcuna funzione pastorale pubblica. La particella dove si trova la suddetta cappellina è però stata staccata con un frazionamento.

2. Quando e con quale motivazione la Regione avrebbe chiesto tale frazionamento?

3. L’ Istituto diocesano sostentamento clero, al quale i fondi sono stati concessi, non può però riceverli. E’ stato costituito quindi a questo scopo un Ente del Terzo Settore ramo diocesi: come è possibile che il finanziamento possa essere trasferito ad un Ente del Terzo Settore? Inoltre l’ETS non ha certo finalità religiose: come è possibile che diventi protagonista di un finanziamento che ha finalità con aree collegate al culto?

3. Con una valutazione di appena 2 milioni (cifra alla quale pare sia stato ceduto il diritto di superficiedell’area), la Conferenza Episcopale Italiana è stata di fatto esclusa dall’obbligo di dare un parere sull’ operazione Macrico, dovendo essa intervenire solo per beni che hanno valutazioni maggiori. Sarà vero che appena qualche anno fa l’area era stata valutata dall’IDSC 12 milioni?

4. Il finanziamento per l’anno giubilare verrà erogato all’ETS, che avrà il diritto di superficie sull’area MACRICO, esclusa la particella, frazionata, in cui si trova la cappellina, che è stata la prima motivazione del finanziamento: quindi proprio essa, rimanendo in possesso dell’Istituto diocesano sostentamento clero,non ne godrà?

5. Come è possibile che la Regione conceda un finanziamento per un parco polifunzionale nel Macrico, senza che l’area stessa abbia una destinazione urbanistica?”