Il team Sports Chanbara Italia, che ha intrapreso con la Federazione Italiana Scherma un percorso di collaborazione per il riconoscimento della disciplina, cammino che ha avuto come primo passo la creazione del Gruppo di Lavoro Chanbara, ha partecipato al Campionato del Mondo svoltosi a Yokosuka, in Giappone.
La squadra azzurra si è ben disimpegnata al cospetto di realtà che annoveravano tra le loro fila atleti di maggiore esperienza e plurititolati internazionali, come Francia, Germania, Russia e i padroni di casa giapponese. La 49^ edizione della rassegna iridata ha visto la partecipazione di oltre 30 Nazioni e di circa 600 atleti.
Una Nazionale, quella della compagine italiana, molto giovane, con media età tra i 19 e i 20 anni, e che ha visto molti dei suoi componenti alla primissima esperienza al mondiale. È di otto medaglie il bottino complessivo dell’Italia, cinque nelle categorie individuali e tre per quanto riguarda le competizioni a squadre.
Negli individuali, Asja Antonucci ha conquistato il bronzo nella specialità Kihon Dosa categoria 3° Dan Misti. Un ottimo argento per l’esordiente Giulia Patalano, nella categoria Dan specialità Choken Morote. Valentina Varricchio ha confermato l’argento conquistato lo scorso anno, specialità Kodachi Dan. L’esordiente Giuseppe Sicurezza ha ottenuto un ottimo bronzo nella categoria 1° Kyu Choken Morote. Medaglia d’argento nel Tate Choken tra i 1° Dan per Jacopo Mercone.
Ma è nelle competizioni a squadre che l’Italia ha tirato fuori il meglio di sé, tenendo testa a realtà più esperte e blasonate. Nel Kihon Dosa (Forme) a Squadra il tridente composto da Giada Chichierchia, Asja Antonucci e Daniel Di Meglio ha ottenuto la medaglia di bronzo, lasciando il passo solo al fortissimo Giappone campione del mondo in carica e nuovamente vittorioso. La Squadra Datotsu (Combattimento) femminile formata da Valentina Varricchio, Asja Antonucci e Serena Di Leva si è laureata vicecampione del mondo, dopo aver tenuto testa alle fortissime atlete della Francia, in una finale al cardiopalma, decisa soltanto al termine di uno spareggio dove hanno avuto la meglio le transalpine. Identica sfida nella gara maschile. Francia e Italia si sono affrontate in finale con i blues vincitori grazie alla maggiore esperienza dei loro atleti al cospetto del giovanissimo tridente italiano composto da Gianluca Galbiati, Andrea Salzano e Samuele Salzano, che ha ottenuto l’argento battendo in sequenza India e Russia con due perentori tre a zero, e in semifinale la sempre tignosa Germania (tedeschi battuti allo spareggio). Da sottolineare che le tre squadre azzurre erano formate da tutti atleti all’esordio per quanto riguarda la gara per Nazioni. Agli ottimi risultati citati bisogna aggiungere le buonissime prestazioni fornite dagli altri atleti in gara: Angelo Penna, Claudio De Vincenzo, Francesca Gioffredi, Francesco Silipo, Gianluca Ronga, Giovanni Grimaldi, Mario Poppiti e Viktorija Terzijeva, che hanno ben figurato nelle rispettive categorie, superando molti turni, battendosi con grande ardore e determinazione, in alcuni casi fermandosi ad un passo dal podio.
“La nostra squadra è composta da tutti atleti giovanissimi – il commento del DT Diego Falco – molti dei quali alla prima esperienza al Campionato del Mondo. Alla vigilia l’obiettivo che ci eravamo posti era riportare sul podio almeno una delle tre squadre, ma questi ragazzi sono stati straordinari, gettando il cuore oltre l’ostacolo, conquistando piazzamenti in tutte e tre le categorie e, davvero per un soffio, andando vicinissimi al titolo mondiale. Un risultato figlio del grande spirito che contraddistingue questa squadra. Consentitemi di sottolineare il grande lavoro svolto anche dai CT Annachiara Contesimo, Christian Cappuccio, Miryam Aliberti, Sara Di Nicola e Valerio Aliberti, che con la loro esperienza e professionalità hanno guidato i ragazzi in questo percorso, caratterizzato anche da numerose difficoltà, superate grazie alla grande passione e all’attaccamento che hanno per la casacca azzurra”.
Grande la soddisfazione espressa dalla Presidente della Fe.S.C.I. Amalia Veglia Tranchese: “Si tratta di un risultato importante, arrivato dopo un anno e mezzo dove non sono mancate le difficoltà e per questo ancora più bello, proprio perché sofferto. Difficoltà superate anche e soprattutto grazie all’unione di intenti messa in atto da tutti i dirigenti della Fe.S.C.I., ai quali và il mio più sentito ringraziamento per la grande dedizione. Grazie alla vicepresidente Laura Stefanelli, al Segretario generale Massimiliano Andreani, al Responsabile degli arbitri Antonio Di Nicola e al sempre presente maestro Francesco Di Meglio”.
Ottime premesse, dunque, per un 2026 che vedrà la Fe.S.C.I. impegnata su più fronti, tra l’attività promozionale e la partecipazione al 14° Campionato Europeo che si svolgerà in Repubblica Ceca tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.