Abusi sulla figlia minorenne: confermata in Appello la condanna del padre

I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno confermato la condanna a dodici anni e cinque mesi di carcere nei confronti di un quarantenne. L’uomo era imputato per aver abusato sessualmente della propria figlia, all’epoca dei fatti una bambina di nove anni. Il collegio giudicante ha ritenuto fondate le accuse già accolte in primo grado, respingendo le richieste difensive. La sentenza rafforza l’impianto probatorio costruito nel corso del procedimento penale.

 

 

 

Le misure accessorie e la tutela della minore

Oltre alla pena detentiva, la Corte ha disposto l’interdizione dell’uomo dai pubblici uffici. È stata inoltre confermata la decadenza dalla responsabilità genitoriale. Durante il processo, la minore è stata tutelata attraverso la nomina di un curatore speciale. Una scelta adottata per garantire protezione, rappresentanza e rispetto del suo interesse superiore.

Un processo complesso e delicato

Il procedimento si è svolto in un contesto di particolare delicatezza, per la natura dei reati contestati e per l’età della vittima. La presenza di figure legali dedicate ha assicurato un percorso giudiziario attento alla fragilità della persona offesa. La sentenza di Appello conferma l’orientamento della magistratura nel contrasto ai reati di abuso intrafamiliare. Un ambito in cui la giustizia è chiamata a intervenire con fermezza e responsabilità.

 

(Foto ANSA)