Antimo Casertano vince il Premio “L’Artigogolo – Scrittori per il Teatro” con Male Nostrum

Una parabola moderna sul mare, la coscienza e le verità sommerse

L’attore, regista e drammaturgo napoletano premiato per un testo che riflette sul mare come metafora morale e sociale, trent’anni dopo la morte del capitano De Grazia.”

È Antimo Casertano il vincitore dell’undicesima edizione del concorso “L’Artigogolo – Scrittori per il Teatro”, promosso dall’Associazione Culturale ChiPiùNeArt in collaborazione con il DOIT Festival. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 19 ottobre al Teatro Ar.Ma di Roma, alla presenza della direzione artistica e della giuria, che ha ringraziato i numerosi autori partecipanti per la qualità e l’impegno delle opere presentate. Casertano, attore, regista e drammaturgo, è conosciuto dal grande pubblico anche per il ruolo di Pino, il postino nella soap Un posto al sole e per il successo teatrale Gemito – L’arte d’ ’o pazzo, applauditissimo dalla critica per la sua intensità interpretativa. Con Male Nostrum l’artista napoletano aggiunge un nuovo importante riconoscimento a un percorso già costellato di premi e successi. Dopo Mare di Ruggine — storia familiare che attraversa cinque generazioni e corre in parallelo con la vicenda dell’ex Italsider di Bagnoli, vincitrice del Premio Nuove Sensibilità 2022, del Premio Fersen, del Premio Antonio Conti di Pesaro e del Premio Speciale Felicetta Confessore — Casertano torna a interrogarsi sui grandi dilemmi morali e collettivi del nostro tempo.

La trama di Male Nostrum

Protagonisti sono Fausto e Augusto, due cugini pescatori di un piccolo borgo del Sud Italia. Come ogni giorno, escono in mare per dedicarsi al loro mestiere, ma quella che sembra una giornata come tante si trasforma in qualcosa di inatteso: nelle loro reti, invece del consueto pescato, riaffiora un oggetto misterioso — un barile. Quel cilindro metallico diventa la chiave di una storia che intreccia il personale e il collettivo, trasformando una vicenda privata in una questione universale. I due uomini si ritrovano invischiati in una rete di verità scomode, travolti da poteri e interessi più grandi di loro. Il mare, da fonte di vita, si trasforma nel teatro di un conflitto interiore ed esteriore: combattere o fingere di non vedere? Fausto e Augusto diventano così simboli di un dilemma che riguarda tutti noi: cittadini di fronte a un male più grande, chiamati a scegliere tra coscienza e convenienza, tra azione e indifferenza. Casertano spiega: «Male Nostrum è una parabola moderna sul dilemma etico e sociale che ci accomuna tutti: siamo davvero liberi o semplicemente vittime inconsapevoli, intrappolate in una rete? Come possiamo affrontare un sistema che sembra destinato a trascinare tutto a fondo, persino la nostra integrità?»

Le radici del testo

L’opera si ispira alla tragica vicenda dei cugini Fausto e Augusto Squillacioti e nasce a trent’anni esatti dal sacrificio del capitano Natale De Grazia, che perse la vita mentre indagava sui traffici di rifiuti radioattivi e sulle cosiddette “navi a perdere”. Una storia che, come ricorda l’autore, resta simbolo di un eroismo morale troppo spesso dimenticato e di una verità che continua a giacere in fondo al mare, lasciando aperte domande ancora senza risposta.

Le menzioni speciali

La giuria de L’Artigogolo ha inoltre attribuito una menzione speciale a Rivoluzionari con la tosse di Filippo Maria Macchiusi e a Talenti di Carlo Tedeschi Polmonari.