CAPODRISE – La mancanza dell’obbligo di reintegro emesso dal Giudice del Lavoro del Tribunale sammaritano hanno indotto il Sindacato provinciale FIADEL CASERTA a scrivere una lettera a S.E. il Prefetto di Caserta, ai Sindaci dei Comuni di Capodrise e Recale, al Consorzio C.I.T.E. Soc. Cons. Arl., alla Guardia di Finanza, al Comando della Polizia Municipale di Capodrise-Recale, all’Ispettorato del Lavoro ed alla Commissione di Garanzia, denunciando il cattivo comportamento della predetta società. Ecco, di seguito il comunicato stampa pervenuto dalla FIADEL Caserta: “Assurdo quanto sta accadendo sui cantieri di Capodrise e Recale.
Clamoroso il comportamento utilizzato dal Consorzio C.I.T.E., assume i lavoratori reintegrati dal Giudice Schiavoni del Tribunale del Lavoro di S. Maria C.V., ma gli impedisce di firmare e soprattutto di lavorare. Una disposizione di difficile interpretazione quella determinata dal Consorzio C.I.T.E., soprattutto se si considera che attualmente continua ad utilizzare lavoratori a tempo determinato. Eppure di recente aveva licenziato due operatori, cosiddetti stagionali, un’azione anche questa discutibile in quanto avvenuta in coincidenza dell’scrizione, da parte di quest’ultimi, alla F.I.A.D.E.L., suscitando i ragionevoli dubbi del caso.
Insomma ricapitolando, il Consorzio C.I.T.E. preferisce retribuire lavoratori, reintegrati dal Giudice del Tribunale del Lavoro, senza farli lavorare, licenzia due lavoratori a tempo determinato, i quali nel frattempo avevano acquisito il diritto al tempo indeterminato, e nello stesso tempo, impiega personale a tempo determinato per effettuare servizi di raccolta. Una scelta che, apparentemente, può apparire come uno spreco di risorse economiche dell’azienda ma che in realtà supponiamo nasconda dell’altro, oltre all’atto discriminatorio praticato dall’azienda ai danni dei lavoratori reintegrati e a quelli licenziati di recente.
Per questa ragione, allo scopo di provare a far luce sulla vicenda, abbiamo inviato una richiesta di incontro alla Prefettura di Caserta, proclamando lo stato di agitazione, segnalando l’episodio ai Comuni interessati, alla Guardia di Finanza di Caserta e all’Ispettorato Territoriale del lavoro di Caserta. Non escludiamo di estendere la tematica anche ad altre autorità. F.to F.I.A.D.E.L. CASERTA”. Si tratta, invero, di una vera e propria censura contro la disposizione impartita dal Consorzio C.I.T.E., la quale ostacola il completo reintegro ordinato dal Giudice del Tribunale del Lavoro di S. Maria C.V., impedendo ai 4 lavoratori reintegrati di apporre la propria firma sul foglio presenze e di escluderli dai turni di lavoro.
Riassumendo il tutto, l’azienda, preferisce retribuire i lavoratori senza farli lavorare, licenzia due stagionali e, nello stesso tempo, impiega personale a tempo determinato per effettuare servizi di raccolta, una scelta che apparentemente può apparire come uno spreco di risorse economiche ma che in realtà supponiamo nasconda dell’altro. A tal proposito, con la presente, la FIEDEL Caserta ha chiesto alla Prefettura di comporre un urgente tavolo di confronto, congiuntamente all’azienda ed i Comuni interessati, avviando la procedura di raffreddamento prevista dalla L.146/90 e ss.mm.ii. e proclamando lo stato di agitazione.