CASERTA. API – AVVOCATI PER L’IMMIGRAZIONE – PRESENTA ESPOSTO ALLA QUESTURA CONTRO RITARDI NELLA CALENDARIZZAZIONE DEGLI APPUNTAMENTI PER IL RILASCIO ED IL RINNOVO DEI PERMESSI DI SOGGIORNO

CASERTA. L’A.P.I. – Associazione Avvocati per l’Immigrazione –  scende in campo per denunciare  “gravissime lesioni di  diritti fondamentali acquisiti   dagli Immigrati, soprattutto  minori,  in spregio alle più elementari norme del diritto oltre che della normalissima ragionevole logica “.

Ma procediamo con ordine.

In data 30 gennaio 2018 l’A.P.I.  Caserta – costituita da Avv. Silvia Toma –Avv. Roberto Ricciardi-avv.Pietro Nicolò- Avv. Ivana Nicolò- Avv.  Danilo Giordano- Avv. Maria Iavarone-Avv. Giulia Lauriello –  Dott. Francesco Trepiccione-Dott.ssa Chiara Marchini  – ha notificato al Questore di Caserta, Dott. Antonio Borrelli , e all’Ispettorato  per la Funzione Pubblica,  una nota avente ad oggetto ”  i ritardi dell’Ufficio Immigrazione  della Questura di Caserta e nelle prenotazioni PSE  ai sensi dell’art.31- umanitari etc”.

Con tale documento l’ Associazione Avvocati per l’Immigrazione  ha  sottolineare ed evidenziare l’annosa questione dei gravi ritardi che riguardano le prenotazioni dei permessi di soggiorno elettronici presso l’ufficio immigrazione della Questura di Caserta.

“Ebbene – si legge nella nota – prassi del predetto Ufficio immigrazione (a seguito –ad esempio- di un Decreto di autorizzazione a permanere sul territorio per assistenza Minori ex art.31 c.3 del D. lgs. 286/98 ovvero a seguito di una decisione della Commissione territoriale che assegna la protezione umanitaria al richiedente) è quella di far precedere l’acquisizione della pratica da una prenotazione cartacea presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico; il quale ufficio sta assegnando –ad oggi- appuntamenti per l’ottobre del 2018 (OTTOBRE 2018!), con grave pregiudizio per il diritto (ACQUISITO!) degli interessati.

In particolare ci preme far emergere in tale sede l’incredibile ingiustizia subìta dalle persone interessate soprattutto per quanto concerne la casistica degli artt.31 c.3 (permesso per assistenza minori)”.

L’API   ritiene che sono due gli aspetti che inducono a rendere necessaria la modifica  tale cattiva prassi da parte della Questura di Caserta.

“Innanzitutto ci troviamo di fronte ad un ordine di un Giudice – Tribunale per i minorenni-   dichiarano gli Avvocati –  che necessita di ottemperanza immediata da parte dell’amministrazione cui lo stesso ordine è rivolto. E’incredibile che tale ordine di un autorità giudiziaria venga fortemente limitato da parte dell’amministrazione, rimandando l’adempimento a circa 10 mesi dopo!
Non sfugge inoltre l’incredibile violazione di un diritto acquisito subìto dai ricorrenti, i quali, avendo ottenuto un decreto di autorizzazione a permanere, che si traduce nella possibilità immediata di rilascio un permesso di soggiorno per genitori e figli, devono stazionare in un infinito di limbo di 10 mesi ,e l’attesa cresce sempre di più, limbo nel quale alle madri, padri e figli è praticamente negato tutto: assistenza sanitaria – pensiamo ai bambini anche molto piccoli a volte,  impossibilità di stipulare un contratto di lavoro o di affitto, impossibilità chiedere un semplice codice fiscale etc etc.- .
Va evidenziato inoltre che la violazione del diritto è ancora più grave in quanto la durata del Decreto di autorizzazione ex art. 31 comma 3 del d.lgs 286/98 ha durata a far data dal deposito in cancelleria dello stesso e pertanto i tre,  o quattro o due anni a seconda dei casi ,  vengono largamente inficiati da tale illegittimo comportamento facendo perdere all’istante almeno un anno di permesso di soggiorno a meno che la Questura non recuperi tale spazio “bianco”, cosa che assolutamente non fa!”.

” In ogni caso – continua la nota API –  a noi interessa la giustizia e il rispetto delle regole, soprattutto nel momento in cui si ha a che fare con dei minori, i quali devono essere sommamente tutelati così come affermato e sancito in modo inequivoco dalla nostra legge fondamentale.

Da ultimo, si fa presente che da qualche settimana settimana l’ufficio relazioni con il pubblico nelle giornate di martedì e giovedì, dedicate alla calendarizzazione degli appuntamenti per i rinnovi e le richieste delle diverse tipologie di permessi di soggiorni soggette a tali modalità, accetta solo nr. 40 prenotazioni. Tale modalità, non comunicata a suo tempo con apposito avviso, ingenera file di cittadini stranieri fin dalla mattina presto, ed non consente a coloro che vivono fuori Caserta e non dotati di propri mezzi, di arrivare in orario e poter usufruire di suddetto servizio.

Si chiede pertanto alla Questura di Caserta di poter avere un confronto sereno e pacifico su tale tematica, confrontandoci sulle soluzioni possibili e suggerendo pratiche di buona organizzazione.

Chiediamo inoltre all’Ispettore per la Funzione Pubblica di intervenire immediatamente alfine di porre rimedio alle gravi ingiustizie descritte “.
Caserta, 30/01/2017
Avv. Silvia Toma –avv. Roberto Ricciardi-avv.Pietro Nicolò- avv. Ivana Nicolò- avv.
Danilo Giordano- avv. Maria Iavarone-avv. Giulia Lauriello –
dott. Francesco Trepiccione-dott.ssa Chiara Marchini