È stato il virtuoso fisarmonicista calabrese Luigi Gordano, diplomatosi al “Conservatorio Martucci” di Salerno a far vibrare ieri, insieme all’Ensemble dell’Orchestra da Camera di Caserta, la magnifica Cappella Palatina della Reggia nell’ambito del programma di eventi “Vanvitelli – Eredità del futuro Celebrazioni Vanvitelliane 1773-2023”. Il giovane artista, classe 1999, sì è diplomato nel 2021 al Conservatorio di Salerno e ha vinto, primo italiano nella storia, il prestigioso “Concorso Internazionale di Fisarmonica di Vilnius” organizzato, dal 1994, ogni due anni, dall’Associazione Lituana dei Fisarmonicisti e dall’Accademia Lituana di Musica e Teatro, sotto l’egida del Comune di Vilnius, in Lituania. È stato un ascolto inedito, concerti di Bach nella versione per fisarmonica e archi: Concerto in fa minore per tastiera e archi BWV 1056 (fisarmonica); Concerto in sol minore per tastiera e archi BWV 1058 (fisarmonica); Concerto in re minore per tastiera e archi BWV 1052 (pianoforte). Formidabile matrimonio della fisarmonica e degli archi, un’interazione sempre animata da un sapiente combinarsi delle parti in cui ritornello e parte solistica si sono rapportati tra loro originando un corpo palpitante, pieno di suggestione espressiva. I movimenti lenti dei Concerti di Bach rappresentano alcuni dei suoi brani più sentiti, al punto da richiamare alcuni momenti delle sue Passioni. Nella splendida cornice della Cappella Palatina il folto pubblico ha potuto provare un’emozione palpabile per il fascino virtuosistico, la magia timbrica e la sapienza armonica che sono stati declinati con grande intensità. Ma come il grande compositore tedesco ci ha abituato a fruire, quella intensità si rivela anche per la frizzante e sorprendente capacità dell’autore di donare ai suoni una elegante leggerezza.