Mentre il governo Meloni approvava decreti su immigrazione, fisco e lavoro, il centrosinistra consolidava una posizione critica, denunciando tagli, precarizzazione e uno squilibrio tra i poteri dello Stato. A fare da portavoce di questa linea è Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, che accusa l’esecutivo di “ideologia regressiva” e scelte “contro i più deboli”.
Economia e lavoro: “la regina dell’austerità”
Le critiche più decise arrivano sul piano economico. Elly Schlein ha definito Giorgia Meloni “la regina dell’austerità”, riferendosi a tagli come l’80% del fondo per l’auto e alla mancata conferma del piano Industria 4.0. Al centro delle contestazioni anche il ritorno ai voucher e la liberalizzazione dei contratti a termine, visti come strumenti che alimentano la precarietà piuttosto che contrastarla.
Immigrazione e diritti umani: il caso Cutro
Particolarmente aspro il giudizio sul tema migranti, soprattutto dopo la strage di Cutro (febbraio 2023), in cui morirono almeno 73 persone. Le opposizioni accusarono il governo di non aver attivato tempestivamente i soccorsi e chiesero le dimissioni del ministro Piantedosi. Il “Decreto ONG”, che limita le attività di salvataggio in mare, è stato definito “disumano e pericoloso”.
Giustizia e istituzioni: “grave lo squilibrio tra i poteri”
Il centrosinistra ha inoltre denunciato il rischio di un’involuzione istituzionale. Le ipotesi di riforma del sistema giudiziario e di rafforzamento dell’esecutivo sono state definite “tentativi di concentrazione del potere”. Schlein ha parlato di “attentato al principio della separazione dei poteri”, accusando il governo di voler “mettere la magistratura sotto controllo politico”.
Politica estera e PNRR: “assenza di visione”
Anche la politica internazionale dell’Italia è finita sotto accusa. Secondo Schlein, Meloni non ha mostrato una strategia chiara, né nella gestione dei fondi del PNRR né nei rapporti con l’Unione Europea. L’accusa è quella di una linea “opaca, incoerente, fatta di annunci ma povera di risultati concreti”.
Mobilitazione e Aula: l’opposizione si compatta
Il dissenso del centrosinistra non si è limitato alle dichiarazioni. In Parlamento, le opposizioni hanno bloccato i lavori per protestare contro la mancata trasparenza del governo su alcuni dossier, come il caso Elmasry. Fuori dalle aule, la mobilitazione si è estesa a piazze e territori, con iniziative congiunte tra PD, Verdi-Sinistra e M5S su diritti civili, scuola e ambiente.
Il bilancio del centrosinistra
La critica dei primi otto mesi del governo Meloni è netta: politiche giudicate ideologiche, conservatrici e disancorate dalla realtà sociale. L’opposizione si propone come alternativa di diritti e lavoro, ma resta la sfida di rendere queste posizioni credibili agli occhi dell’elettorato.