Comunità Montana Montemaggiore: grave passo indietro e riconoscimenti cancellati ai lavoratori adducendo una “svista”

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della segretaria Fai CISL di Caserta Maria Perrillo:

“Con profonda indignazione, la FAI-CISL Caserta, denuncia l’inaccettabile atteggiamento della Comunità Montana Montemaggiore, che, ha prima riconosciuto – attraverso una commissione ufficiale e una griglia di valutazione – il livello superiore per alcuni lavoratori in base alle mansioni svolte, salvo poi tornare indietro con una motivazione surreale: un presunto errore di battitura.

Un comportamento che offende l’intelligenza, la professionalità e soprattutto la dignità di chi ogni giorno svolge il proprio lavoro con impegno, serietà e responsabilità. Dopo mesi, in cui questi lavoratori hanno operato nel rispetto delle nuove attribuzioni e con lo spirito costruttivo che da sempre li contraddistingue, la Comunità Montana ha avuto il coraggio di smentire se stessa, facendo ricadere le proprie contraddizioni su chi ha sempre fatto il proprio dovere.

Ci troviamo di fronte a un fatto gravissimo:

Dov’è la trasparenza?

Dov’è il rispetto per le istituzioni e per i lavoratori?

Come può un’amministrazione pubblica appellarsi a un “errore materiale” per calpestare le legittime aspettative di chi ha ottenuto un riconoscimento tramite atti formali?

Non si tratta solo di un atto amministrativo discutibile. È un chiaro segnale di inadeguatezza gestionale e di totale disinteresse per il valore del lavoro e delle persone. Un arretramento che mina la credibilità dell’Ente e la fiducia dei lavoratori verso le istituzioni.

Come FAI CISL non intendiamo restare in silenzio.

Pretendiamo il ripristino immediato dei livelli riconosciuti.

Chiediamo rispetto per i lavoratori.

E annunciamo sin da ora che se non ci saranno risposte concrete e tempestive, procederemo con ogni azione necessaria – sindacale e legale – per tutelare i diritti di chi è stato ingiustamente penalizzato.

Non accetteremo che la dignità delle persone venga sacrificata sull’altare dell’incompetenza o della superficialità.

Il lavoro si rispetta. I lavoratori si tutelano. Le promesse si mantengono”.