Coronavirus – OO.SS. della Triplice chiedono ad aziende casertane l’applicazione delle norme per il contenimento dell’epidemia

Inviate le prime richieste effettuate a due Aziende, una del Merci, Spedizioni e Logistica Consorzio Logistica operante presso il Pac 2000 Conad di Teverola e l’altra ATC Azienda Trasporti Casertani, per l’Applicazione del Protocollo di intesa Condiviso lo scorso 14 marzo 2020 che regola le misure di contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid 19

CASERTA – Le Organizzazioni Sindacali Territoriali, nelle persone di A. Lustro per la Filt Cgil, P. Federico per la Fit Cisl e V. Sperlongano per la Uilt Uil, congiuntamente alle RSA e RLS, con distinte comunicazioni scritte indirizzate alla Prefettura di Caserta, Presidente della Regione Campania, Presidente IV Commissione Trasporti Regione Campania, Direttore Generale Area Mobilità Regione Campania, Ispettorato Nazionale del Lavoro, ATC Azienda Trasporti Campani S.R.L., Consorzio Logistika e PAC 2000 A CONAD, chiedono un urgente incontro affinché le predette Aziende si attivino per la completa applicazione del “Protocollo Condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto tra le Parti Sociali e il Governo.

Di seguito il testo delle due missive inviate: “Con la presente, le scriventi organizzazioni Sindacali sono a richiedere, alla Società (vengono nominate le aziende interessate, ndr.) in indirizzo, la completa applicazione del “Protocollo Condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” sottoscritto tra le Parti Sociali e il Governo.

Vi invitiamo, pertanto, a procedere alla corretta applicazione di tutte le prescrizioni in esso contenute allo scopo di tutelare tutti i lavoratori e le lavoratrici che sono chiamati a svolgere il proprio lavoro, ivi compresa l’attivazione del Comitati di Sicurezza Aziendale, a cui sono assegnati i Compiti di verifica dell’applicazione dei contenuti dello stesso Protocollo a cui, ricordiamo, sono chiamati a partecipare le rappresentanze sindacali aziendali unitamente ai RLS.

Nell’evidenziare che la Legge assegna al datore di lavoro il ruolo di “Custode della Sicurezza”, richiamandolo ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale del lavoratore, così come previsto dall’art. 2087 c.c., le scriventi Organizzazioni Sindacali sottolineano che, laddove non sussistano le condizioni per dare corretta applicazione al Protocollo, si dovrà procedere alla riduzione delle attività lavorative, finanche alla loro momentanea sospensione utile a mettere in campo tutte le misure necessarie a garantire le condizioni di sicurezza per le lavoratrici e i lavoratori.

Qualora le misure contenute nel Protocollo non venissero applicate dall’azienda e di conseguenza si riscontrasse un pericolo grave ed immediato per le lavoratrici e i lavoratori, gli stessi potranno allontanarsi dal proprio posto di lavoro o dalla zona pericolosa, senza che siano soggetti ad alcun pregiudizio, come espressamente richiamato dal T.U. D.lgs. N.81/2008 all’articolo 44”.