Oggi. Domani. Sempre.
Ricordare a noi stessi, agli altri, donne o uomini che siano, anziani e bambini, che la violenza è il linguaggio dei vili, degli arroganti, degli ignoranti, dei prepotenti.
La violenza non è mai una forma di amore, non è una strada, una scelta da contemplare: la violenza è l’atto indegno di un essere umano che si appropria della libertà di un altro essere umano.
È l’espressione più bassa a cui si ricorre. Non c’è giustifica.
Per anni ho combattuto ogni forma di violenza, cercando di aiutare le persone a liberarsi dai loro mali, dai loro carcerieri…che subdolamente, spesso, riescono a convincere le vittime di avere colpe e punizioni meritate. Convincono loro che uno schiaffo, un pugno, o altro sono dimostrazioni di affetto profondo e che la gelosia non è mai malata, perché prova di grande amore.
È un’assurdità!
La violenza non è solo fisica: parole, grida, offese…possono ferire più delle percosse e, spesso, il dolore dura mesi, anni. Uscirne è complicato, ma non impossibile.
Ci vuole coraggio, bisogna aprire gli occhi, fuggire da una realtà deviata… perché la vita è altro, l’amore è altro.
È fondamentale volersi bene, credere in sé stessi. Solo così ci si salva.
La debolezza e la fragilità non significano permissione o sottomissione. Chi ama protegge, difende! Chi ama abbraccia, sorride…accarezza.
Ricordatelo.
Oggi. Domani. Sempre.