Un detenuto di origine pakistana, in attesa di primo giudizio, è evaso nel tardo pomeriggio di ieri dalla casa circondariale di Trieste. L’allontanamento è avvenuto approfittando di strutture temporanee legate a lavori in corso.
La dinamica dell’evasione
Secondo le prime informazioni, l’uomo, 31 anni, avrebbe utilizzato alcuni passaggi provvisori predisposti per interventi di ristrutturazione. Si tratterebbe di percorsi interni creati per consentire i lavori all’interno dell’istituto penitenziario.
Le ricerche e l’allarme sicurezza
Subito dopo la scoperta dell’assenza del detenuto, sono scattate le ricerche. La polizia penitenziaria ha attivato le procedure previste, coinvolgendo anche le altre forze dell’ordine. Le attività di ricerca risultano tuttora in corso sul territorio.
La denuncia del sindacato
A rendere nota la notizia è stato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Il sindacato richiama da tempo l’attenzione sulle criticità strutturali e organizzative degli istituti di pena. In particolare, vengono segnalati i rischi legati alla gestione della sicurezza durante lavori edilizi in ambienti detentivi.
Un sistema sotto pressione
L’episodio riporta al centro il tema delle condizioni delle carceri italiane. Cantieri aperti, carenza di personale e sovraffollamento rappresentano fattori di vulnerabilità. Elementi che, secondo i rappresentanti del personale, richiedono interventi urgenti e strutturali.
(Foto ANSA)