SAN MARCO EVANGELISTA – Il sequestro del 12 pozzi da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che, in data 7 FEBBRARIO ha emesso un decreto d’urgenza (convalidato dal G.I.P. in data 8.2.2019), con il quale sono stati sequestrati dodici pozzi utilizzati per uso domestico e fertirrigazione, su cui è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti, in primis dell’Arsenico, sostanza nota per la sua elevata tossicità, con valori che in un pozzo sono giunti a superare di 850 volte i valori previsti, ha fatto si che anche il Sindaco del Comune di San Marco Evangelista, Gabriele CICALA, ha emanato un’Ordinanza con la quale ha VITATO l’utilizzo delle acque emunte dai pozzi esistenti nel territorio cittadino.

A seguito del verbale nr. 0301994 del 14 maggio 2019 del Tavolo Tecnico riunito presso la Regione Campania – UOD Autorizzazioni Ambientali e Rifiuti di Caserta, presieduta dal Sig. Aldo Conte, nella qualità di Responsabile dei procedimenti di bonifica della predetta UOD, è stato fra l’altro stabilito di: confermare il divieto di utilizzo, per consumo umano e zootecnico, delle acque prelevate dai pozzi insistenti sul territorio comunale; l’utilizzo dei pozzi autorizzati solo per uso irrigazione a condizione che le analisi sulle acque sotterranee siano condotte su tutti gli “analiti” di cui alla Tabella del D.M. 185/2003 e che le analisi siano inferiori ai limiti previsti dalla legge e previa perizia asseverata da un agronomo accreditato la compatibilità dei valori di fondo geochimici del sito con le effettive e potenziali culture agricole.

La società SCAR Labs srl con sede legale alla Via Santella –Parco La Perla in Santa Maria Capua Vetere ha condotto le analisi sui 5 seguenti pozzi:
Pozzo “A” località Cimitero comunale (proprietà comunale;
Pozzo “B” località Piazza Cantone – Via Manzoni (proprietà comunale;
Pozzo “C” località Via Marino (privato);
Pozzo “D” località Via Rampi (privato);
Pozzo “E” località Via Mazzini (privato)

Tutte le analisi effettuate sono risultate essere nei limiti previsti dalla legge. Per questo motivo il primo cittadino ha emanato l’Ordinanza sindacale nr. 14 del 29 agosto 2019 con la quale ha modificato e sostituito la precedente
Ordinanza nr. 6 del 21 maggio 2019 ed ha confermato il divieto di utilizzo, per consumo umano e zootecnico, delle acque prelevate dai pozzi insistenti sul territorio comunale ma ha consentito l’utilizzo dell’acqua emunta dai pozzi solo per uso agricolo dei predetti 5 pozzi. Inoltre, il Sindaco ha stabilito anche che, entro il 20 aprile 2020, le analisi dei predetti 5 pozzi dovranno essere ripetute e, pertanto, il loro uso sarà vincolato all’esito delle suddette analisi.