ENRICH (Enhancing the resilience of italian healthcare and hospital facilities) è un progetto che nasce per migliorare la risposta funzionale e la resistenza agli eventi sismici delle strutture ospedaliere.
L’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ha partecipato come ospedale pilota nel Mezzogiorno, insieme a quello di Lecce.
Il progetto è stato sovvenzionato dal Ministero dell’Università e della Ricerca e voluto dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” insieme all’Università degli Studi del Sannio e del Salento, all’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del CNR ed all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
L’ospedale di Caserta è tra le strutture sanitarie individuate dalla Regione Campania per accogliere i pazienti provenienti dagli ospedali dell’area flegrea in caso di evacuazione – afferma il direttore generale dell’ospedale Gaetano Gubitosa – e l’iniziativa rappresenta un’interessante opportunità per potenziare la propria capacità di risposta in caso di terremoti e calamità”.
Aumentare la sostenibilità ospedaliera ad eventuali emergenze sismiche vuol dire potenziare elementi strutturali, non strutturali e umani del complesso sanitario, come ad esempio:
- potenziare le parti architettoniche, anche con l’aiuto delle nuove tecnologie;
- garantire il corretto funzionamento delle apparecchiature mediche, degli strumenti salvavita e assicurare la praticabilità delle sale operatorie;
- riorganizzare i reparti adeguandone l’efficienza dell’operatività in caso di terremoto;
- studiare l’impatto psicologico e la percezione sismica sugli operatori sanitari; in quest’ottica il personale dell’ospedale casertano ha partecipato, tramite la tecnica del focus group ad attività miranti ad accrescere la conoscenza degli eventi sismici in rapporto alla vulnerabilità del proprio ambiente lavorativo, facendo emergere il tipo di risposta da dare nel caso di un evento tellurico in atto.