FDI e l’ossessione degli omosessuali: per l’assessore Lamiranda l’omosessualità è una malattia

SESTO SAN GIOVANNI- Fratelli d’Italia ci ricasca, ecco nuovamente quella che, ormai, è diventata la prima ossessione di questo governo di estrema destra: gli omosessuali. I “fratellini” continuano a non preoccuparsi delle vere problematiche del paese, TeleMeloni racconta una “realtà” alterata, un’Italia che è diventata “Eldorado”, gli italiani sarebbero tutti contenti e pienamente soddisfatti della politica di Giorgia, tanto che l’estate sarebbe andata da urlo, con uno spropositato aumento dei turisti, nessun lido vuoto o semivuoto. Il sistema sanitario nazionale starebbe funzionando alla grande, nessuno sta rischiando la vita in attesa di un intervento o di una visita specialistica, così come la scuola, le pensioni, i giovani forse vedranno la loro al camposanto. Non esisterebbero più i precari, e la questione immigrazione? Va benissimo, abbiamo i “famosi” centri in Albania, pagati profumatamente con le tasche degli italiani. Tutto filerebbe liscio. Per non parlare di come il nostro governo si sia “impegnato” nell’aiutare Gaza. La sola e unica preoccupazione per FDI è come schedare i minori transessuali, come impedire alle coppie omosessuali di diventare genitori e come istigare sempre di più all’odio e alla violenza nei confronti di chi è “diverso”. Parole shock riportate in un post sui social, quelle dell’assessore Antonio Lamiranda di Sesto San Giovanni, tornando alla carica su come l’omosessualità sia stata classificata come malattia e facendo riferimento, con grande piacere, ai paesi in cui gli omosessuali vengono impiccati. Ha affermato: “Poi il politicamente corretto sistema tutto. Ma qualche scienziato prima del woke e del gender aveva messo nero su bianco trattarsi di malattia”. Frasi che hanno scatenato la reazione di Marco Tremolada, segretario del Pd di Sesto San Giovanni, che ha dichiarato: “È inaccettabile che un rappresentante delle istituzioni diffonda disinformazione, tanto più su un tema sul quale esiste da decenni un chiaro consenso scientifico: l’omosessualità non è una malattia. Il minimo che ci aspettiamo sono le scuse ma quello che servirebbe sono seri e evidenti provvedimenti da parte di una amministrazione che ci auguriamo non si riconosca nelle dichiarazioni di un suo esponente e che voglia prenderne subito le distanze”. Il vero shock è che, nel 2025, un paese CIVILE possa essere governato da personaggi del genere, gente che non ha nulla di diverso rispetto a Mussolini o Hitler, gente che, se potesse, non ci penserebbe due volte a ripristinare forni crematori per sterminare chi non considerano “normale”, degno di loro. Gente che, difatti, non ha mosso un dito di fronte al genocidio che si continua a consumare a Gaza. Perché dovremmo meravigliarci che questi individui considerino l’omosessualità una malattia? Omosessuali, transessuali, migranti sono stati e sono il loro pane quotidiano di propaganda politica. È il loro triste tempo, resta solo da capire, quando finirà.