Presso l’Istituto Comprensivo Statale “Giacomo Leopardi 2” di Sant’Antimo, in provincia di Napoli, si è verificato un grave episodio che ha coinvolto il personale scolastico. Il Dirigente Scolastico, Prof. Nicola Borrelli, ha diffuso il seguente comunicato stampa per esprimere la propria posizione e ribadire con fermezza la condanna di ogni forma di violenza nei confronti della scuola e di chi vi opera quotidianamente.
<<Ancora una volta, ieri, 23 ottobre, si è verificato presso la nostra scuola un grave episodio di aggressione ai danni del personale scolastico da parte di genitori.
Il custode è stato aggredito fisicamente, riportando una prognosi di tre giorni, mentre il dirigente scolastico è stato insultato e attaccato verbalmente in pubblico dal medesimo genitore che ha guadagnato l’ingresso negli uffici con la forza.
L’Istituto condanna con la massima fermezza ogni forma di violenza, verbale o fisica, nei confronti di chi lavora ogni giorno per garantire il diritto costituzionale all’istruzione e il buon funzionamento della comunità scolastica.
Assistiamo, purtroppo, da anni, a una preoccupante deriva di aggressività e prevaricazione da parte di una minoranza dei genitori della nostra comunità educante che, ritenendo di poter imporre “udienze” o “soluzioni immediate”, dimenticano il rispetto dovuto alle persone, ai ruoli e ai tempi dell’istituzione scolastica.
Tali comportamenti non sono solo inaccettabili sul piano civile e morale, ma costituiscono reati penalmente perseguibili.
Ricordiamo che il nostro ordinamento punisce:
l’oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341-bis c.p.), quando l’offesa è rivolta a un dipendente pubblico nell’esercizio delle sue funzioni;
la violenza o minaccia a pubblico ufficiale (art. 336 c.p.), in caso di aggressioni fisiche o intimidazioni;
l’interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.), quando tali condotte impediscono o turbano il regolare funzionamento dell’attività scolastica.
La Scuola non resterà in silenzio: ogni episodio di questo tipo verrà tempestivamente segnalato alle autorità competenti, e l’Istituzione sarà assolutamente intransigente nel tutelare la sicurezza, la dignità e il lavoro del proprio personale.
La scuola è — e deve restare — luogo di educazione, dialogo e rispetto reciproco.
Solo così possiamo continuare a costruire, insieme, un ambiente sereno e sicuro per i nostri studenti.>>