La Casertana non si ferma al “rosso”

Di Michele Ventrone

È una Casertana stoica e che sa soffrire quella vista allo “Iacovone” di Taranto, dove arriva l’ennesima vittoria esterna della stagione (0-1). La gara è stata una continua sofferenza dal 30’ in poi, minuto in cui c’è stato il rosso a Casoli. Prima, infatti, gli uomini di Cangelosi non hanno sbagliato praticamente niente, rasentando la perfezione, perfezione sfiorata anche e comunque dopo l’inferiorità numerica. Taranto che più volte nella storia si è dimostrato “bestia nera” per i falchetti, contribuendo a rovinare promozioni e salvezze, senza dimenticare che la porta tarantina non era stata violata da 59 anni. L’inizio è già a valanga per i casertani, più volte vicini allo 0-1 con Tavernelli (7’) e Casoli (12’), in entrambi i casi bravo il portiere avversario Vannucchi. Si perviene così al 17’, quando un cross di Anastasio imbecca la testata vincente di Tavernelli per il vantaggio dei falchetti. Tutto molto bello, finché al 28’, su un’azione offensiva dei campani, Casoli da una manata a Ferrara e riceve un ingiusto rosso diretto. L’inerzia del match chiaramente cambia e il Taranto comincia a trovare spazi. Come al 35’ quando Kanoute si invola, supera Venturi e appoggia verso la porta, trovando il salvataggio sulla linea di Anastasio. Eziolino Capuano, allenatore dei pugliesi inserisce due perdine offensive. Cangelosi lo marca inserendo Paglino al posto di Taurino (43’) e dando inizio ad una difesa ad oltranza che durerà fino alla fine. Il secondo tempo, infatti, è un continuo attacco a folate del Taranto, che tuttavia è sterile e poco preciso. La Casertana, al contrario, si chiude a difesa avendo rare ma pericolosissime chance in contropiede come al 83’ quando Anastasio fa partire un bel tiro deviato con difficoltà da Vannucchi in angolo. Un flipper in area con allegato tiro fuori di poco di Samele è una degli ultimi disperati tentativi dei pugliesi (89’). Finisce così 0-1, vittoria che permette ai falchetti di portarsi al quarto posto a -5 dalla capolista Juve Stabia e a -2 dalle seconde Picerno e Benevento. Scavalcato l’Avellino, ora quinto. Sognare non costa nulla, ma conviene non montarsi troppo la testa, anche perché il bello deve ancora arrivare. Sarà una stagione lunga e siamo solo a novembre.