La vescova di Washington contro Trump: un appello per LGBTQ+ e immigrati

La vescova Mariann Edgar Budde, leader della diocesi episcopale di Washington, ha recentemente rivolto critiche dirette a Donald Trump durante una cerimonia presso la National Cathedral della capitale statunitense. Nel suo intervento, Budde ha chiesto al presidente di adottare un atteggiamento di compassione verso le comunità più vulnerabili, come LGBTQ+ e immigrati.

Budde ha dichiarato: “Le chiedo di considerare con misericordia coloro che, in questo momento, vivono nella paura. Ci sono giovani gay, lesbiche e transgender in famiglie di ogni orientamento politico”. Inoltre, ha sottolineato il valore degli immigrati nella società americana, ricordando che essi sono fondamentali in settori come l’agricoltura, la sanità e la ristorazione, e che la maggioranza non è coinvolta in attività illecite.

La risposta di Trump non si è fatta attendere: al termine del servizio religioso, ha commentato in maniera laconica, affermando di non essere rimasto colpito dal sermone.

Mariann Budde, in carica dal 2011 come prima donna a guidare la diocesi episcopale di Washington, è conosciuta per il suo impegno verso temi di giustizia sociale. In passato, aveva già criticato Trump per aver utilizzato la chiesa episcopale di St. John come sfondo per una foto con la Bibbia durante le proteste per George Floyd, giudicando il gesto come una strumentalizzazione politica di uno spazio sacro.

Questo evento rappresenta un’ulteriore prova delle divisioni tra alcuni leader religiosi e l’amministrazione Trump su questioni come i diritti civili e le politiche migratorie.