Maddaloni. Le periferie cittadine continuano ad essere oggetto di sversamenti illeciti e di depositi ingombranti ad ogni ora. Oggi ci è arrivata la segnalazione di alcuni nostri lettori che, recatisi per lo jogging nella zona di Via Sauda, si sono trovati a correre in una discarica a cielo aperto . Come si vede dalle foto, tutta la zona in oggetto è stata praticamente da incivili che hanno sversato di tutto, dai materassi a mobili di varia tipologia e dimensione. Questa zona, abbastanza periferica, anche nel recente passato è stata spesso oggetto di sversamenti da parte di ignoti. Anche noi più volte abbiamo denunciato con dei reportage sulla situazione di via Sauda e via dell’Uliveto. I residenti addirittura ci testimoniano che fino a ora di pranzo pare non ci fosse nulla e poi improvvisamente è comparsa chissà da dove tutta questa immondizia, se così lo vogliamo definire. La fortuna è stata che a Maddaloni esiste un nucleo di volontari appartenenti all’associazione Plastic Free un’associazione nazionale che si occupa appunto di ripulire il territorio dalla plastica. Prontamente allertati e coinvolti, coordinati dal referente cittadino Salvatore Campolattano e dal referente regionale Renato Venezia, insieme al presidente ad altri volontari anche dell’associazione l’albero della vita, hanno impiegato tutto il pomeriggio per ripulire definitivamente questa zona. Dove passano loro, pare sia passata un’aspirapolvere: sparisce l’immondizia e ritorna alla luce il paesaggio originario.Un plauso va a questi volontari e a tutti coloro che hanno collaborato per rendere questo quartiere vivibile, almeno fino al nuovo sversamento.
Seguono foto:
Nel frattempo dal lato opposto della città in una zona altamente popolose residenziale continuano a trovarsi sui marciapiedi mobili di vario genere. Anche qui i depositi Les versamenti sono oramai una triste abitudine alla quale pare non si riesce a porre un freno. Le foto che riportiamo sono state scattate sempre in data odierna, questa volta nella periferia est della città in via de Carlucci.














