Maxi discarica di rifiuti nel campo rom di Caivano

-CAIVANO, All’interno di un campo rom, la polizia del Comune di Caivano ha sequestrato oltre 1500 metri cubi di rifiuti. Si tratta in prevalenza di amianto, pneumatici fuori uso, pezzi meccanici, carcasse di auto, apparecchiature elettroniche, vasche trasformate in bracieri con griglie al cui interno venivano immessi i rifiuti e poi bruciati. Tutto ciò significa incrementare il rischio di inquinamento ambientale a danno della salute pubblica. L’operazione fa parte del piano di sicurezza pubblica e ambientale del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari, che si pone l’obiettivo di prevenire i rischi per l’ambiente e la salute pubblica e ripristinare la sicurezza anche rispetto a eventuali incendi. Continua imperterrita, purtroppo, la gestione illegale e abusiva dei rifiuti che porta a numerose discariche a “cielo aperto”, le ripercussioni per noi cittadini sono innumerevoli, così come innumerevoli diventano, ogni anno, le vittime della “terra dei fuochi”, vittime sempre più giovani, bambini che sviluppano tumori fulminanti, perché ciò che respiriamo, ciò che ogni giorno mangiamo della nostra terra, diventa veleno. E chi sono gli assassini di queste sempre più giovani vittime innocenti? L’ amianto? Si, ma dietro l’amianto ci sono gli uomini, individui privi di scrupoli, che fanno parte di organizzazioni criminali che si occupano dello smaltimento di rifiuti tossici. Inquinano la nostra aria, l’acqua che noi beviamo, e le nostre coltivazioni agricole. Gli interventi ci sono, ma il lavoro da fare è tanto e la meta da raggiungere è ancora molto lontana. Forse potremmo iniziare a vedere un barlume di luce quando non leggeremo più notizie di giovani vite spezzate dal cancro.