NAPOLI – BENEVENTO – CASERTA: LA SANITA’ IN CATTIVA SALUTE ….

di GIOVANNA PAOLINO

Blitz coordinato degli attivisti e dei comitati che in Campania si battono per difendere il diritto alla salute.

Durante la notte sono apparsi i primi striscioni in diversi ospedali della città di Napoli :  il San Paolo, il Santo Bono, l’Ascalesi, il Don Bosco, il Loreto Mare, il San Gennaro.

Una risposta forte contro lo scempio della sanità campana e in solidarietà ai lavoratori che stanno protestando e che sono stati minacciati di ritorsioni da parte del governatore De Luca.

Protesta che è continuata in mattinata con altre occupazioni simboliche e momenti di comunicazione di tutto il territorio regionale: dalle scuole del capoluogo a Benevento, dove è stato sanzionato l’Ospedale Civile Rummo, a Pomigliano, passando per molti territori attraversati dalle battaglie dei comitati di base che hanno aderito alla giornata di protesta.

Il messaggio degli attivisti è chiaro: l’episodio di Nola non è un’eccezione, ma la drammatica norma di un sistema allo sfascio.” Il vero responsabile – affermano gli attivisti –  è De Luca, di cui tutti ricordiamo il comizio in cui si inneggiava allo scambio di favori e alla costruzione di truppe di consenso nella Sanità. Il governatore Deve dimettersi.

A Caserta la situazione non e’ certamente migliore.

Il giallo sui due casi di meningite continua ad ingarbugliare le coscienze e ad aumentare le paure dei cittadini.

Come  si ricordera’, in un primo momento, si era diffusa la notizia di due casi di meningite scoppiati all’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Immediatamente  la notizia era stata smentita in toto  dai Commissari dell’Aorn di Caserta. ” Nessun paziente – avevano detto – e’ stato visitato per sospetta meningite”.

A distanza di qualche giorno i vertici dell’Ospedale di Caserta hanno diffuso un altra nota stampa nella quale viene parzialmente negato quanto detto prima. Si afferma , infatti, che al nosocomio di Caserta e’ stata visitata una donna con sospetta meningite poi trasferita in terapia intensiva all’Ospedale Cotugno di Napoli specializzato in Malattie Infettive.

Come dire : un susseguirsi di contraddizioni che non fanno che allarmare  i cittadini.

Ma non e’ tutto!

All’Ospedale di Caserta la Commissione esaminatrice convocata in vista del concorso di selezione di direttore della struttura complessa di Farmacia Ospedaliera.

La commissione dovrebbe essere composta da tre membri di ruolo e tre membri di riserva, o sostitutivi.

Ad oggi sono stati chiamati all’appello ben 22 candidati. Nessuno ha accettato l’incarico e di questi solo due dirigenti risultano ” incompatibili” con la carica.

E a tutto cio’ si aggiunge il precario stato di degenza  a cui sono obbligati i pazienti dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano : si va dalle sedie a rotelle rotte al  personale dimezzato per finire alla  carenza di posti.

Alla fine, ciliegina sulla torta delle disillusioni dei cittadini, la mancata realizzazione del Policlinico che avrebbe dovuto essere completato e che, nonostante anche le recenti rassicurazioni della attuale amministrazione comunale di Caserta, continua ad essere una desolata cattedrale nel deserto.

Un sistema della sanita’ malato che colpisce e continuera’ a colpire il Sud : forse con dolo e premeditazione .