Castel d’Azzano. Durante la notte, intorno alle 3.15, un’operazione congiunta di polizia, per sgomberare un casolare, è finita in tragedia, con un bilancio molto grave.
Secondo una prima ricostruzione, i militari sarebbero giunti in Via San Martino e, durante l’operazione di sgombero dell’abitazione, in cui erano presenti tre fratelli, due uomini ed una donna, sarebbe stata fatta partire un’esplosione, provocata da diverse bombole conservate nel sottotetto e lasciate aperte per saturare l’aria di gas.
La deflagrazione sarebbe stata innescata dalla donna, rimasta anch’ella ferita, che occupava il casolare, insieme ai fratelli, e avrebbe fatto crollare i due piani della costruzione, provocando la morte di tre Carabinieri ed il ferimento di almeno una tredicina di militari, tra Arma, Vigili del Fuoco e Polizia.
C’erano stati già vari tentativi di sgombero del Casolare ma mai andati a buon fine perché i tre fratelli avevano minacciato più volte di farsi saltare in aria, pertanto sul posto sono stati mandati i militari dei Reparti Speciali di Padova e Mestre.
La casa è stata completamente distrutta dalle fiamme, mentre una decina di Vigili del Fuoco si occupavano dello spegnimento, e da circa un’oretta è stato estratto il corpo di uno dei Carabinieri, deceduti nell’ esplosione, dalle macerie.