Paolo Itri e il mistero di “Sorella Morte”: un viaggio inquietante fra memorie familiari e psiche umana

L'intervista all'ex magistrato di Belvederenews

Venerdì 24 ottobre la libreria Feltrinelli di Corso Trieste a Caserta  ha ospitato la presentazione di Sorella Morte, l’ultimo romanzo di Paolo Itri, ex magistrato e oggi autore di thriller profondamente umani e psicologici. Il dibattito, moderato dalla giornalista Lucia Grimaldi, direttore della nostra testata, e seguito da un pubblico attento e partecipe, è stato un interessante momento di confronto e riflessione arricchito dagli interventi del giornalista Ferdinando Terlizzi, del criminologo Massimo Capasso, della avv.  Luisa Scalise  e coadiuvato della redazione di Belvederenews.2.0. La presentazione rientra nel’ambito della rassegna organizzata dall’Unac di Maddaloni, UBIM by Antonio Del Monaco, giunta alla sua V edizione, con la direzione artistica di Michele Letizia.

Dal tribunale alla letteratura del mistero

Itri ha trascorso molti anni nei ranghi della magistratura, lavorando nell’antimafia di Napoli e partecipando a delicate indagini sulla camorra e sulle stragi di Cosa Nostra. Un’esperienza intensa che gli ha consentito di conoscere a fondo l’animo umano, le sue contraddizioni e le sue ombre. “Ho parlato per anni con criminali, mafiosi di ogni genere,” racconta durante l’intervista, “ma dentro di me ho sempre avuto una smodata passione per il mistero e per il giallo. Forse ho fatto il magistrato perché mi piaceva scrivere sentenze, oppure ho scritto sentenze per prepararmi ai libri: non lo so. Ma la scrittura è sempre stata il mio modo per cercare risposte.”

Per Itri, infatti, il mistero non è solo un genere narrativo, ma un percorso interiore. “Se non ami il mistero, non ami la verità,” afferma. “Chi non si pone domande, non troverà mai risposte.”

Un thriller che va oltre il genere

Sorella Morte è stato presentato come un thriller, ma ridurlo a questo sarebbe limitante. L’autore lo definisce un incrocio tra un giallo e un saggio: un’opera che nasce da una ricerca meticolosa sulle origini della propria famiglia, intrecciata alla finzione narrativa. Il romanzo affonda le radici nella memoria e nella psiche, muovendosi tra il passato e il presente con una scrittura che seduce e inquieta.

Ambientato nel borgo immaginario di Licunti, ispirato a Stella Cilento, il libro ruota attorno alla casa abbandonata della famiglia Prosperi, dove il giovane Riccardo fa ritorno nel 1980. Quarant’anni prima, quella dimora era stata teatro di eventi tragici, e il loro eco continua a farsi sentire nel presente.

Il magistrato Raffaele Cantone, che ha curato prefazione e postfazione, lo definisce “uno straordinario thriller psicologico, un viaggio nel tempo che precipita il lettore in un allucinante trip senza ritorno”.

Tra bianco e nero: la complessità dell’animo umano

Durante l’incontro, Itri ha più volte sottolineato la sua visione etica e filosofica della narrativa: “Non credo in un’umanità fatta solo di bianco o di nero. Anche il peggiore dei criminali conserva un lato umano, e la beatificazione della vittima è un errore altrettanto grande.”
È una prospettiva che affonda le radici nella sua lunga esperienza giudiziaria e che emerge con forza nella costruzione dei suoi personaggi, sempre complessi, mai del tutto innocenti o colpevoli.

Un libro che lascia tracce

Sorella Morte non si limita a intrattenere: scava. Le sue pagine lasciano nel lettore una sensazione di inquietudine e riflessione, un invito a guardare dentro se stessi, tra le ombre che abitano ogni coscienza. Per chi ama i romanzi che sanno unire tensione narrativa e profondità psicologica, Sorella Morte è una lettura imprescindibile.

E come ha ricordato lo stesso autore durante la presentazione:

“Il mistero non è qualcosa da temere. È la via più autentica per conoscere la verità.”

 Sorella Morte di Paolo Itri è disponibile dal 1° luglio in tutte le librerie.