Le proteste e gli scioperi della Whirlpool proseguono, chiedendo idonee garanzie, queste le risultanze a seguito di una serie di incontri che si stanno tenendo a Roma, presso il Ministero dello sviluppo economico sulla vertenza dello sciopero e sulle sorti dello stabilimento di Napoli di cui si sta cercando di evitarne la chiusura.
All’incontro erano presenti tra gli altri il Ministro DI Maio, il vice gabinetto Sorial, le delegazione aziendale guidata dall’ amminstratore delegato La Morgia. Vari i presidi organizzati tra cui in via Molise dove i lavortori dello stabilimento, all’incirca 400, hanno aspettato e protestato sperando in una risoluzione positiva della controversia.
Queste alcune reazioni da parte dei sindacati, la Fiom CGIl ha emesso un comunicato nel cui ha dichiarato che ‘E’ Finito il dialogo tra i sordi, sono ripresi i dialoghi cercando duqnue di addivenire ad una soluzione’. La garanzie da dare agli operai sono necessarie, anche per la CGIL il confronto è imprtante e bisogna cercare di far rimanere immutati i livelli occupazionali’.
Nella giornata di oggi si terrà un’ altra assemblea , nello stabilimento napoletano.
Queste alcune reazioni di alcuni dei sindacalisti della Film CISL, tra A. Damiani la quale ha dichiarato che ‘Sull’ eventuale spostamento delle varie produzioni dall’estero, bisogna tener conto degli eventuali aiuti governativi, ci sta in realtàgià un piano industriale sottoscritto lo scorso 26 ottobre, per cercare i far rimanere immutati i livelli di occupazione del paese’.
C’ è comunque una certa freddezza tra i vari Sindacati ed il ministro Di Maio, per quello che concerne l’azzeramento dei contributi di solidarietà che portrebbero, eventualmento ad un risparmio fiscale di circa 20 milioni l’anno.
L’azienda Whirlpool ha emesso dei comunicati tra i quali emergono ulteriori investimenti nella produzione di lavatrici a Napoli, anche se supportati da incentivi finanziari negli anni, non garantiscono delle soluzioni sostenibili. Sarebbe pertanto necessario un altro progetto industriale, cercando in una qualche maniera di rivitalizzare l’impianto napoletano.
Per l’UGL la potenziale soluzione, sarebbe rispettarne la mission produttiva, con l’arrivo di ulteriori lavatrici ed elettrodomestici, tenendo conto semrpe dell’ accordo siglato nel 2018.
Anche per l’UGL e’ emerso che l’azienda ha presentato una serie di proposte, cinque per la precisione, concenenti il riequilibrio e lo spostamento delle produzioni, negli stabilimenti italiani sino ad arrivare alla nuova produttiva che andrebbe a mantenere inalterati i vari livelli occupazionali.
Questo il comunicato della UGL “E’ importante garantire la produzione di vari elettromestici tra cui lavatrici, salvando anche tutto l’indotto che nèruota attorno, che conta all’incirca 800 lavoratori. La possibilità di dar una certa continuità alle varie produzioni è importante. La possibilitàal tavolo governativo di creare decontribuzione a favore di Whirlpool deve essere legata solo e soltanto a quasta ipotesi’.
Ci saranno altri tavoli tecnici ed il governo, speriamo nell’effettivo sostegno del governo con i sndacati per carcere di salvare vari posti di lavoro.