CAIVANO- Venerdì 20 dicembre, si sono verificati momenti di alta tensione in seguito all’arrivo del ministro dell’Interno Piantedosi, recatosi nel Comune per prendere parte al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Numerose le proteste dei manifestanti tra slogan e striscioni contro l’abbattimento delle case del Parco Verde reputate abusive. La richiesta rivolta al Ministro è stata di “fermare le ruspe”. Durante i controlli delle forze dell’ordine, una donna, in preda a una furia incontrollata, si è messa al volante di un’auto tentando di forzare il cordone della Polizia. Un poliziotto è riuscito a intervenire attraverso il finestrino dell’auto, fermando la donna, la quale, una volta uscita, ha continuato a urlare e a imprecare. Per fortuna non c’è stato alcun ferito. Restano ancora delle incognite: Giorgia Meloni, di recente, tra versi e urla in Parlamento, ha dichiarato di aver avuto il merito di aver “cacciato” i camorristi da Caivano, di aver abbassato il tasso di criminalità all’interno del Comune, di essersi prodigata tanto per la popolazione del luogo. Resta da capire, al di là della propaganda politica populista, dove sia realmente, ad oggi, il cambiamento di Caivano. Non giudichiamo un provvedimento che può essere legittimo, ma viene da chiedersi perché ora e non prima e che fine faranno le famiglie costrette a rimanere senza una casa? Possiamo “complimentarci” con la la Meloni per il perfetto tempismo, ossia, se a Natale siamo tutti più buoni, direi che lei ha fatto un gran “bel” regalo a queste persone. Dovremmo smetterla con le parole demagogiche e finalmente agire per cambiare un territorio che risulta essere ancora in uno stato di emergenza.