rappresentazione dell’olocausto nella sala Comunale a Caserta

DI GIANCLAUDIO DE ZOTTIS

 

Caserta – rappresentazione dell’olocausto in un ipotetico Tribunale costruito nella sala conisliare del comune alla quale hanno partecipato i ragazzi della Fabbrica di Wojtila, la negazione dell’essere umano il ripudio in un tam tam tra un’ accusa  e  difesa con una giuria popolare ed il Sindaco Marino a fare da giudice.

C’ è stata anche la ricostruzione di alcuni ipotetici personaggi che hanno vissuto l’olocausto la loro deportazione nei campi di sterimnio ad Awschitz, una pagina di storia vergognosa che si è cercato far rivivere in un’ipotetica “ricerca della verità”.

Rappresentazione anche di una ipotetica prostituta sottoposta a sevizie e violenze costretta ad avere rapporti sessuali promiscui, con gli agenti di polizia tedeschi, sia con donne che con uomini  che alla fine si spara tra le gambe.

Una pagina ad ogn modo vergognosa nella quale a perdere è il genere umano inteso in senso lato perchè ad di là del colore della pelle e delle razze ogni uomo e donna che sia merita RISPETTO.