Battaglia (ex PD) attacca il sindaco Marotta accusandolo di incarichi legali “illegali”
SAN NICOLA LA STRADA – “Incarichi legali illegali” è il titolo di un articolo apparso sulla bacheca personale di Enzo Battaglia, Dottore commercialista e docente di economia aziendale c/o I.T.C. G. Carli di Casal di Principe e, per anni, esponente di spicco del Partito Democratico sannicolese che, alcuni anni orsono era in pool position per la carica di Sindaco che, invece, non ci fu. In questo lungo articolo, il noto professionista cittadino attacca il Sindaco Vito Marotta. Non è la prima volta che Enzo Battaglia pubblica i suoi post riguardanti l’attuale Amministrazione PD e lo fa sempre con argomentazioni serie ed articolate che non hanno avuto risposta. L’ultimo argomento di Enzo Battaglia riguarda “le consulenze legali”. Ecco, di seguito il testo di quanto scritto dal professionista: “Sono stato combattuto, fino all’ultimo, nel decidere il titolo dell’odierno post, e, alla fine, la scelta è caduta su di un facile ossimoro, rispetto a: “Conveniente e vantaggiosa per l’Ente”. Come molti sapranno, il nostro Ente non dispone di un ufficio “legale” ma (solo) di un ufficio “contenzioso”, in buona sostanza la struttura organizzativa del Comune ( che si fregia, da qualche anno, del titolo onorifico di “città” ), non prevede un ufficio di Avvocatura interno, dotato di avvocato iscritto all’Albo speciale che rappresenta l’Ente nelle varie cause e/o fornisca consulenze legali a tutta la struttura. Disponiamo, invece, di un ufficio che, in caso di attività contenziosa, funge da ” passacarte”, da “trait d’union” fra il comune ed i vari avvocati esterni nominati, di volta in volta, dall’amministrazione, con una spesa annuale preventivata di circa 100.000 euro ( fra nomine e spese per lite). Segnalo che la spesa prevista ha registrato un’impennata di ulteriori 100.000 euro circa. Per ben tre volte, infatti, la giunta Marotta, nell’anno appena trascorso, ha fatto ricorso al prelevamento dal fondo di riserva per un importo ( complessivo) di altri 100.000 euro. Il raddoppio della spesa è sintomatico dell’assoluta inerzia ed incapacità a tenere sotto controllo la spesa per il servizio legale da parte di quest’amministrazione che ha dimostrato, in piu occasioni, di non anticipare i processi, di non attraversarli , di non governarli, ma di lasciarsi attraversare, subendoli in modo acritico. Non c’è un “controllo” sulle cause giudiziarie, sui loro esiti, non ci sono report a cadenze temporali, ecc… . Una “buona” amministrazione avrebbe permesso il risparmio di questi 100.000,00 euro che potevano essere utilizzati, tanto per fare un esempio di strettissima attualità, per fare il manto ( erboso e non sintetico ) del campo “Amato”. Premetto che ogni sindaco, nello scegliere l’avvocato da nominare, NON può incaricare il legale “di sua fiducia”, in quanto deve seguire alcune regole “minime” che presiedono all’affidamento, così come imposto dall’art. 4 della legge sugli appalti. Il sindaco Marotta, nel caso che occupa, ha deciso di affidarsi (11 aprile 2016) ad un “unico” avvocato ( costo annuo di 18.000,00 per 18 cause) per le cause presso il T.A.R. e presso il giudice ordinario ( con scadenza 11.04 2017) ed affidarsi ad un elenco ( Short list) di altri avvocati a cui attingere per le cause “minori” ( costo 400 euro a causa) presso il giudice di pace ( con scadenza 31.12.2016). Nell’un caso e nell’altro non ha (però) rispettato il dettato del citato art.4 che, a leggere la delibera di Giunta comunale n.123 del 25 novembre 2016, dimostra ( invece) di conoscere bene. In essa, infatti, è scritto che la Giunta ” Trattandosi di costituzione in giudizio impellente e non conciliabile con i tempi richiesti dall’attuazione dei principi di cui all’art.4 del D.Lgs. 50/2016, conferisce incarico all’avv. Renato Labriola per difendere e rappresentare questo Comune nel giudizio contro il comune di Caserta per la questione di Lo Uttaro”. ( vi prego di fare molta attenzione a questa delibera perché verrà da me menzionata più avanti). Il citato articolo 4 impone all’Ente di affidare l’incarico legale in esito ad una procedura comparativa che “avviene nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità”. La lettura del documento in consultazione ” L’affidamento di incarichi legali” dell’amministrazione nazionale anticorruzione (ANAC), ( cfr. Pag. 9 e seguenti) può essere utile per comprendere il significato di questi principi (ripeto) disattesi dal nostro primo cittadino. Orbene, rifacendomi a quanto riferito da Raffaele Cantone, mi limito a chiarire il significato dei primi 3 principi. ECONOMICITA’ significa che l’affidamento dell’ incarico dev’essere motivato (anche) in funzione del costo per cui bisognerebbe operare un confronto fra i preventivi proposti dai vari professionisti. EFFICACIA? nella scelta dell’avvocato bisogna valutare (anche) la presenza di un simile pregresso contenzioso con esito positivo seguito dallo stesso avvocato. IMPARZIALITÀ questo requisito richiede la fissazione di rigide regole procedurali onde eliminare o, quantomeno, ridurre “favoritismi”. Esaminato il comportamento dell’amministrazione Marotta, si rileva che il comune, per le cause al TAR e al giudice ordinario, ha attivato, come detto, una procedura di selezione invitando gli avvocati interessati ad esperire le loro manifestazioni d’interesse richiedendo loro (unicamente) il curriculum vitae. Non è stata richiesta la presentazione di alcun preventivo di offerta economica, avendo fissato l’ente “motu proprio” un compenso chiuso di 18.000 euro per un certo numero di cause (18) e un compenso ulteriore laddove il numero di cause dell’anno sia superiore ( ho letto la convenzione ma non ho capito proprio bene i termini del compenso). In esito a tale bando di selezione, la scelta è ricaduta sullo studio legale dell’avvocato Caianello e sapete la motivazione? Perché la manifestazione di interesse dello studio Caianello è RISULTATA ESSERE LA PIÙ “CONVENIENTE E VANTAGGIOSA PER L’ENTE”. Si, avete capito bene si è aggiudicata la nomina in spregio al famoso art. 4 e senza alcuna motivazione. “Conveniente e vantaggiosa”? E ci mancherebbe che quest’amministrazione ( o altre in Italia) facessero delle scelte non convenienti e vantaggiose per l’ente. La trasparenza e tutti gli altri requisiti richiesti dalla legge richiedono, alla P.A., l’obbligo di motivazione ( ex art.3 Legge 241/90), obbligo a cui questa amministrazione si è sottratta. Conveniente? E perché? Conveniente economicamente? Non è possibile in quanto non si è permesso di fare alcuna offerta più bassa. Vantaggiosa? E perché? Non mi è mai importato che gli altri commentino i miei post, mi piacerebbe, in questo caso, che qualche avvocato commentasse perché sono interessato a conoscere la sua opinione ( ovviamente mi rivolgo ai legali non destinatari degli incarichi marottiani). Detto ciò, aggiungo che l’incarico è scaduto il 11.04 2017 ma ciò nonostante il comune ha continuato a dare incarichi a tale professionista procedendo, successivamente, ad una formale proroga per un altro anno ( che non ha alcun fondamento e nessuna giustificazione in spregio ai principi sanciti). Ribadisco che, in data 23 novembre 2016 , in piena vigenza della convenzione con lo studio Caianiello, con la delibera n.123 ( innanzi citata) la Giunta comunale affida incarico ad un altro studio ( Labriola) per la difesa al TAR per Lo Uttaro ad un costo di 5.000,00 (!!!!???) motivando che non può seguire i dettami dell’art. 4 per l’urgente necessità di provvedere. Ma come si ha (già) una convenzione con un prezzo chiuso con lo studio Caianiello e si affida un incarico ( per 5.000,00) allo studio Labriola perché non si ha il tempo per fare il bando? Ma il bando non necessitava in quanto vige(va) opportuna convenzione. Altro esempio di soldi buttati? Ho letto di una determina di incarico allo studio Caianello per una causa di fronte al giudice di pace in attuazione di apposita delibera di Giunta comunale n.9 del 23 02 17. Come mai si è incaricato lo studio Caianiello per la difesa per il giudice di pace quando esso non è inserito nella Short list e quindi il suo onorario come da convenzione è più del doppio del compenso previsto per gli altri avvocati affidatari del patrocinio presso il giudice di pace? Esaminiamo adesso le scelte compiute per le cause presso il giudice di pace. Il sindaco Marotta, all’uopo, ha deciso di inserire in un elenco tutti gli avvocati che hanno fatto domanda per tale tipo di causa anche a loro (però) non ha chiesto alcun preventivo. L’Anac ha stabilito che tale elenco può essere fatto purché non sia un numero chiuso e sia sempre aperto senza, cioè, alcuna scadenza, l’utilità di tale l’elenco risiede nel fatto che la l’amministrazione invita di volta in volta (solo) questi soggetti a presentare manifestazione di interesse esperendo (comunque) una procedura comparativa e non come sta facendo con incarichi, “intuitu personae”, vietati per legge. Tale elenco è scaduto il 31 12.2016 (apposizione del termine per l’Anac è illegittima) ma si continua ad utilizzarlo come se nulla fosse mai accaduto. Ci sarebbero tante altre cose da dire sull’argomento e sul comportamento assunto da quest’amministrazione in termini di affidamento dei servizi legali, ma il sindaco Marotta, qualche giorno fa, mi ha, gentilmente, offerto il caffè e quindi un po’ di sconto sulle mie ” cattiverie” s’impone”.