SAN NICOLA LA STRADA. COMITATO CITTADINO “SAN NICOLA LA STRADA CITTA’ PARTECIPATA” BRINDIAMO ???

Lunedì scorso nella sede di via Appia si è compiuto il rituale brindisi di fine anno a cui hanno partecipato anche i soci del nostro sodalizio. Il Presidente Pennino ha tenuto a precisare la validità dell’azione svolta dal nostro consesso che si è ancora distinto nel portare avanti la lotta contro qualsiasi abuso perpetrato nei confronti della cittadinanza e del territorio ed ha evidenziato le attività svolte durante il 2017.

Un particolare rilievo ha espresso per l’attuazione del progetto “Ginnastica Dolce” che ha visto la cooperazione di quattro associazioni che, con l’ausilio ed il patrocinio del nostro Comune, renderà possibile una forma di “sollievo” per i meno abbienti e per persone affette da malattia da parkinson. Il punto della situazione, comunque, resta il dialogo instaurato con i responsabili dell’Amministrazione comunale che nell’incontro di fine ottobre si sono espressi in maniera attendistica su molti temi a noi cari non solo perché riguardano strutture che vorremmo fossero funzionali e fruttifere ma soprattutto perché impegnano in modo cospicuo le nostre tasche di cittadini. A gennaio ci ripromettiamo di tornare alla carica su questi argomenti e su altre situazioni per cui non abbiamo avuto risposte certe, tipo i proventi della raccolta differenziata.

Ma oggi, proprio alla vigilia delle feste natalizie, viene alla ribalta un’altra vicenda dal sapore piuttosto amaro per noi cittadini. Una delibera di giunta, approvata nell’ultimo consiglio comunale, stanzia un importo di circa 500.000,00 € per dotare di un manto di erbasintetica il campo di calcio “Amato” sito in via Fermi. Ed il provvedimento dovrebbe avere rapida attuazione trattandosi di urgenti adempimenti. Ma ci chiediamo: esistono delle priorità da rispettare? È questo l’impegno più urgente che deve essere risolto? Abbiamo diversi impianti sportivi costruiti e lasciati nell’incuria più becera che avrebbero bisogno di piccoli interventi per ridiventare operativi a vantaggio della cittadinanza e delle casse comunali eppure giacciono morenti alla mercè di tutti (vedi i campetti del galoppatoio, i campi da tennis della zona di via Paul Harris, le piste di pattinaggio sparse in varie parti della città e costruite non si sa per chi e per che cosa, il cadente palazzetto del basket e il campo di calcio “Clemente” le cui tribune sono a rischio, senza parlare di strutture non ancora aperte ma già logore come la piscina comunale.

Quando si è chiesto l’intervento per queste strutture si è sempre risposto che il comune è in deficit e che l’approvvigionamento di denaro è quanto mai ostativo. Ed ora ecco venir fuori che si possono chiedere ed impegnare 500.000 € con un mutuo che andrà ad aggiungersi agli altri erogati per strutture precedenti.

In questo delicato momento della vita amministrativa della città, proprio quando si sta cercando di uscire faticosamente da un dissesto che ha letteralmente paralizzato ogni forma di intervento primario sulla manutenzione delle strade, sul sistema idrico che perde il 50% delle quantità erogate, sul sistema fognario carente e insufficiente, sulla mobilità pedonale quasi impossibile per i disabili, gli anziani, le massaie e le mamme con carrozzina, sulle disponibilità finanziarie quasi inesistenti per le politiche sociali, non ci sembra proprio che il primo investimento importante che l’amministrazione decide di voler realizzare debba essere un mutuo di 500 mila euro per dotare di erba sintetica lo stadio Amato!!

Scegliere sulle priorità di intervento è una responsabilità politica imprescindibile per l’amministrazione. Non intendiamo certo dire che lo sport per i giovani non sia importante incentivarlo e promuoverlo, ma in tempi di ristrettezze economiche è inevitabile stabilire un rigido elenco di priorità mandando indietro anche cose importanti se ve ne sono altre ancora più gravi ed impellenti.

Se il bilancio comunale si dovesse prendere carico di un ulteriore debito di 500 mila euro per il campo Amato, quante altre cose più essenziali per il benessere della città non si potranno fare? Insomma cambiano gli uomini ma la storia non cambia. Ed allora ci viene ancora la voglia di brindare nonostante queste “gravi distorsioni amministrative” e soprattutto sapendo che viviamo in un contesto territoriale dove permane uno stato di inquinamento non ancora delimitato e soprattutto in cui vivono migliaia di persone ignare dei pericoli che corrono e per cui non c’è neppure un centesimo per poter almeno tentare di porre anche un rimedio parziale a questi pericoli.

Eppure vogliono spendere 500.000€ per un intervento che con manto erboso sarebbe meno oneroso e potrebbe essere sicuramente sostenuto dalle stesse scuole calcio che vi operano, senza gravare sul bilancio comunale.. Auguriamo a tutti buone feste ma soprattutto una presa di coscienza della realtà che ci circonda ed a chi ci amministra una presa di coscienza di responsabilità su ciò che fa e ciò che non fa.

La Segreteria del Comitato 23/12/2017