Scultura del dio Eolo realizzata dall’artista Gelsomina Ferrara per il corso “Eolo VI” Accademia Aeronautica- Pozzuoli.

Mercoledì 20 dicembre ha avuto luogo presso l’accademia Aeronautica di Pozzuoli la tradizionale cerimonia del “Pingue”, uno degli eventi accademici più attesi dai frequentatori, organizzato dagli allievi del secondo corso regolare “Drago VI” per dare il benvenuto al primo corso regolare “EoloVI”. In questa occasione è stata inaugurata la scultura del dio Eolo, emblema del corso, realizzata dalla poliedrica artista campana Gelsomina Ferrara.

 

Classe 1977, Gelsomina Ferrara dedica la sua vita all’arte.
Nata a Napoli ed innamorata della città partenopea, fin da piccola i compagni di gioco preferiti sono stati i colori ed i pennelli che, indubbiamente, hanno alimentato la sua passione per l’arte avvalorata poi dagli studi.
La sua formazione artistica è avvenuta nelle aule universitarie mediante incontri e scambi con altri artisti e grazie agli insegnamenti dei grandi maestri dell’accademia delle Belle Arti di Napoli dove si specializza in scultura e conseguendo la tesi in storia dell’arte si laurea col massimo dei voti.
Si perfeziona nel disegno del nudo, nella pratica del disegno archeologico e nella ritrattistica. Oggi lavora come docente di disegno e storia dell’arte e vive a Sparanise.
La sua culla artistica è senza alcun dubbio la città di Napoli che lei definisce:”L’unica città al mondo che ti permette di percepire l’arte in ogni angolo, dove riesci a fare una lettura stratigrafica di ogni epoca e dove capisci la profondità e la cultura di un popolo che inevitabilmente, vivi e diventano parte di te”. Ferrara Gelsomina da diversi anni partecipa attivamente alla vita artistica nazionale ed internazionale, ha partecipato a numerose mostre ricevendo premi ed apprezzamenti lusinghieri dalla critica accreditata. L’ultimo premio è stato conferito alla rassegna d’arte internazionale ad Hunibach in Svizzera. A novembre ha partecipato alla rassegna d’arte internazionale ad Oaxaca in Messico e l’ultima mostra si è chiusa pochi giorni fa a Rione Terra a Pozzuoli.
Di notevole interesse artistico è la scultura “Stati d’animo ed emozioni” commissionatagli dal Comune di Sparanise che si può ammirare nella villetta Solimene a Sparanise.
Si tratta di una scultura alta tre metri, realizzata in marmo, terracotta e ferro. Cataloghi specializzati ed organi di informazione hanno espresso giudizi positivi alle sue opere. Gelsomina Ferrara è un’ artista dotata di notevole capacità espressiva e plastica e le sue opere si ispirano alle icone dell’antichità classica con riferimenti intrinsechi alle sue radici culturali. Emanano una bellezza eterea e rappresentano l’amore universale. Le opere di Gelsomina Ferrara conosciute anche all’estero sono improntate sulla bellezza e di rilevante interesse sono i suoi ritratti che parlano il linguaggio delle emozioni.
Nell’opera “Eolo” si legge chiaramente la poetica artistica dell’artista. Qui la complessità psicologica ed eroica si innesta e si rivela nelle strutture volumetriche, nella forza espressiva e nella perfezione anatomica e così il personaggio mitologico si trasforma in una figura quasi misteriosa. L’armonia delle linee e dei volumi fuggono da trait-d’union nella comunicazione tra spettatore ed opera.
La scultura poggia su una base esagonale (sei è il numero del corso) e rappresenta il dio Eolo nell’atto di soffiare con forza in uno dei punti cardinali per controllare il vento. Impugna la lancia in una mano e l’arpa Eoliana a sei corde nell’altra. La statua nella sua composizione esprime la solennità e la maestosità della divinità greca in cui si riconoscono non solo le virtù fisiche ma anche quelle morali. Il corpo della divinità è possente, è un insieme di proporzioni ed equilibrio e rappresenta pienamente la bellezza classica.
L’arte per Gelsomina Ferrara e’ saper guardare, guardando. Vedere e conservare una visione, tanto da farla diventare parte di sé e, questo suo “diventare guardando”, sente la necessità di palesarsi agli altri, avvalendosi di uno straordinario mezzo di comunicazione: l’arte. Per l’artista la scultura è strettamente legata all’argilla, all’amore per la terra che la ammalia. Con l’argilla ha un rapporto intimo e dice:” Per me l’argilla è un incontro tra corpi che coinvolge tutti i sensi. L’argilla è morbida, è sinuosa, segue il mio movimento, cede alla pressione, è sensuale al tatto e dà grande libertà artistica. L’argilla é la prosecuzione del mio pensiero e delle mie mani e con me collabora e cattura i miei gesti che si tramutano in curve, pieghe, tagli, linee, volume, forza e sostanza.
La scultura non è facile, la scultura è fatica fisica e mentale e bisogna sempre far conto col fattore tempo. La realizzazione di una scultura richiede sempre parecchio tempo e dedizione al lavoro.
Lo stesso Michelangelo non vedeva l’ora di vedere le sue opere finite e questo succede anche a me. L’impazienza seppur nolente deve sottomettersi alle regole del tempo ma, le emozioni e le sensazioni nel vederla realizzata, nel toccarla, nel sentirla e nel viverla mi ripagano pienamente.
L’arte fa parte di me, fa parte della mia vita ed in ogni opera che realizzo lascio sempre un pezzo di me”.