Sospeso il Reddito di cittadinanza. Si va verso il disastro sociale in Campania

Delle 169 mila famiglie che hanno ricevuto il messaggio sms di sospensione del Reddito di cittadinanza a
partire dal mese di agosto, ben 37 mila sono campane. Famiglie che rappresentano nuclei all’interno dei
quali non sono presenti componenti disabili, minori o over 65, requisiti questi che, secondo la nuova
normativa voluta dalle destre a guida Meloni, sono necessari per ricevere il Reddito di cittadinanza
(l’ultima rata che hanno percepito tali famiglie è dunque quella del 27 luglio). Governo Meloni che le
considera “occupabili”, anche se non ha ancora fatto sapere come dovrebbero trovare un’occupazione.
Un messaggio sms vergognoso e criptico, che ha buttato nel panico migliaia di cittadini e scaricato non
poche confusioni e tensioni sui comuni.
Facciamo innanzitutto un po’ di chiarezza. Il RdC è stato introdotto nel 2019. Nel 2023 i nuclei familiari
percettori del RdC sono circa 1.200.000 con un assegno medio di 567,00 euro. Sembrano numeri alti ma
non lo sono: in Italia sono più di 2 milioni le famiglie in povertà assoluta. Il RdC si poteva quindi
sicuramente migliorare, ma le scelte delle destre al governo sono andate in un’altra direzione. Il Governo
Meloni ha cancellato il RdC -che dal 1 gennaio 2024 non esisterà più- e al suo posto ha introdotto: l’assegno
d’inclusione, per le famiglie in povertà assoluta con fragilità e il Supporto per la Formazione e il Lavoro per
tutti gli altri poveri, considerati “occupabili”, pari a soli 350 euro e per soli 12 mesi. Circa 820 mila persone
saranno escluse dalle nuove misure, che non copriranno nemmeno la metà delle famiglie in povertà
assoluta. Inoltre, i corsi di formazione obbligatoria per i beneficiari non danno alcuna garanzia di trovare
un’occupazione e di conseguenza molte persone rimarranno senza sussidio e senza lavoro. Questa è la
situazione.
Il Governo delle destre con la solita dialettica muscolare ha affermato che è finita la pacchia per i “divanisti”
che non lavorano. Ma sono scuse: sono proprio i voucher e i contratti a termine, che questo Governo tanto
ama e che tanto ha esteso, a rendere le persone povere e il lavoro precario. La realtà è che queste destre
“buone a nulla e capaci di tutto” sono deboli con i forti e forti con i deboli e hanno deciso di fare cassa
contro i poveri e di sostituire il Reddito di Cittadinanza con un Supporto per la formazione e il lavoro, del
tutto fumoso e che ancora nessuno sa cosa sia, ma del quale già veniamo quotidianamente bombardati da
uno stucchevole spot televisivo: “Un percorso per ognuno, una prospettiva per tutti”.
Siamo di fronte a migliaia di famiglie disperate, soprattutto in Campania, ove abbiamo il più alto numero di
beneficiari del RdC. I 37 mila sms ricevuti hanno già innescato rabbia, liti e file agli uffici dell’Inps, dei
Patronati e dei Comuni. Mentre sullo sfondo aleggia sempre più il “rischio di bomba sociale”.
L’Associazione Mondragone Bene Comune- AMBC nei giorni scorsi ha lanciato un accorato appello ai
partiti all’opposizione di queste destre, alle associazioni e ai movimenti cittadini chiedendo di convergere
sulla petizione regionale per la Misura Integrativa al Reddito di Cittadinanza- M.I.R., affinché la regione
Campania intervenga per annullare gli effetti dei tagli, sostenendo i disoccupati e le persone in difficoltà che

verranno escluse: https://www.casertanotizie.com/politica/2023/07/25/insorgiamo-e-convergiamo-
per-una-misura-integrativa-al-reddito-di-cittadinanza/.

Forse di questi tempi la questione sociale e le povertà che avanzano nei nostri territori meriterebbero
almeno la stessa attenzione di qualche collettore fognario o di qualche pezzo d’illuminazione stradale.