Con una nuova ordinanza, il sindaco di Napoli ha disposto la chiusura dei locali all’1.30 di notte. La misura, in vigore da ieri, resterà valida per due mesi e potrebbe essere rinnovata o rimodulata in base ai risultati ottenuti.
L’obiettivo: equilibrio tra divertimento e quiete pubblica
Il provvedimento mira a contenere i disagi provocati dal rumore e dal traffico nelle aree più frequentate della città durante le ore notturne. In particolare, l’amministrazione comunale intende tutelare il diritto al riposo dei residenti, spesso costretti a convivere con schiamazzi, clacson e musica ad alto volume fino a tarda notte. L’ordinanza prevede controlli più serrati da parte della Polizia Municipale, con sanzioni per chi non rispetta gli orari o somministra alcolici oltre i limiti stabiliti.
Una misura temporanea, ma significativa
La stretta, pur essendo limitata nel tempo, rappresenta un segnale forte sulla volontà di riequilibrare la convivenza tra chi vive la città di notte e chi la abita ogni giorno. Il Comune non esclude di valutare, al termine dei due mesi, un piano strutturale per la gestione della movida, basato su dialogo e responsabilità condivisa.
Napoli tra vitalità e responsabilità
La città rimane simbolo di energia, musica e socialità, ma il messaggio che arriva da Palazzo San Giacomo è chiaro. La libertà del divertimento deve convivere con il rispetto delle regole e delle persone.