Si è tenuto ieri, 26 novembre, il quarto appuntamento della kermesse <<Ultimo Ballo in Machera>>, ideata dal maestro Michele Letizia, nella Galleria D’Arte Casertanova di via Colombo 22.
L’evento intitolato “ANIMA LUCI E OMBRE” ha visto come protagoniste la pittrice Daniela Colonna e la poetessa Giovanna Santangelo, entrambe presentate dalla storica d’arte Rosa Fiorillo, e l’artista Gustavo Delugan, che ha spiegato in modo particolare uno dei quadri della pittrice quasi con poesia, soffermandosi nel ricordo di Giulia Cecchettin e il suo sogno di diventare un artista.
E’ proprio stato questo l’evento di ieri, un connubio tra poesia e arte, figlie della stessa madre, le quali donne che hanno partecipato hanno dimostrato con grande destrezza e intelligenza come una poetessa e una pittrice possano fondere insieme le proprie anime.
Prova evidente è stata , che a tutti i quadri di Daniela Colonna è stata assegnata una poesia di Giovanna Santangelo, che ha presentato il suo nuovo libro “Quel tappeto di spine su petali di rose scarlatte”. Le poesie sono state lette dalla dolce voce di Vincenza Ventrone.
Noi di Belvedere news abbiamo deciso di intervistare le protagoniste per sapere cosa concerne l’arte e la poesia, dentro l’animo di due artiste come loro.
E abbiamo iniziato quindi dalla poetessa Giovanna Santangelo:
“Cosa si prova a presentare le sue poesie in una galleria d’arte come quella di Daniela Colonna, si concilia quindi una forma d’arte come la poesia e l’arte vera?”
<<Certo, è il giusto connubio, la poesia è l’arte per eccellenza, si collega a tutte le forme d’arte, è una sensazione bellissima, è come se i quadri associati alle poesie si staccassero dalla tela e prendessero vita propria>>- ha risposto la poetessa.
“Abbiamo letto che nelle tue poesie ci sono sempre personaggi prettamente femminili, ma che variano con cose e forme diverse, a cosa ti ispiri?”
<<Diciamo che il mio libro mi racconta e nasce su un pensiero nettamente femminile, è un rivedersi in quelle parole, un ricercarsi, per non far cadere la donna sempre negli stessi errori, attraverso la parola ispirare tante donne a cercare una luce nel buio>>.
“Parli molto di donne quindi, visto che ci troviamo in queste settimane in un momento di completa delicatezza e sensibilità, ti va di spendere due parole in merito al caso di Giulia Cecchettin?”
<<In verità ho scritto anche una poesia per quanto riguarda questo episodio orrendo, ennesimo e non ultimo, la legge non tutela la donna, non viene ascoltata , la si lascia sempre sola a se stessa, ed ecco quello che poi alla fine accade, si finisce sempre per fallire, quando muore una donna l’umanità intera fallisce>>
“Sicuramente ci sarà stata una poesia che hai amato di più nel corso del tuo romanzo, raccontaci qual’é stata”
<<Beh credo proprio quella da cui poi è venuto fuori il titolo del romanzo, ovvero il tappeto di rose scarlatte, potrebbe anche sembrare contraddittoria la cosa, dal titolo si capisce “quel tappeto di spine su petali di rose scarlatte, è inspirata alla mia vita, una rosa dalle mille spine ma anche da tanti petali>>.
“In quale di questi quadri rivede per di più l’insieme delle poesie del suo libro”

<<Sicuramente “Notti in maschera”, sono del pensiero che tutti gli umani indossano una maschera, che tutti noi potremmo far uscire la nostra vera essenza attraverso la scrittura, la poesia e l’arte>>
Le poesie di Giovanna hanno fatto innamorare nel corso dell’evento tutti i presenti accompagnate e descritte attraverso i quadri di Daniela Colonna, al quale abbiamo poi chiesto:
“Abbiamo potuto osservare che i suoi quadri sono ricchi di colori, e gioco di ombre, saremmo curiosi di chiedergli la storia del quadro che più le è piaciuto dipingere?”
<<C’è un filo conduttore tra i miei quadri che è quello del sogno, nel momento in cui dipingo, il mio intento è quello di interpretare i sogni e trasportarli su tela, sono tutte mie creature, ognuno è legato ad un periodo e un racconto della mia vita, li amo tutti in egual modo>>- ha sostenuto l’artista.
“Abbiamo visto anche, che in modo molto originale, ha dato un nome ad ogni quadro, ci è piaciuto in particolare quello intitolato <<Dissolvenza>>, ci spieghi, secondo quale pensiero ha dipinto questo quadro?”
<<Ecco sì, questo quadro è stato completamente dipinto secondo un pensiero astratto, prima in modo tradizionale e poi aggiungendo quello che è il tocco della dissolvenza, ovvero la figura nascosta come se fosse sott’acqua>>
“Qualche piccolo spoiler sul tema della prossima galleria? Abbiamo potuto vedere che questa è basata sul sogno, sulla fantasia e sulle favole”
<<Sicuramente la violenza sulle donne e tutto quello che riguarda il femminicidio, mi rendo conto che artista non posso ignorare o fare finta di niente con un tema così importante>>
“Cos’è per lei l’arte? Di solito per molti artisti è quasi una valvola di sfogo”
<<E’ un modo di raccontarmi, non amo molto la parola, amo parlare attraverso le opere>>
La serata è stata poi accompagnata dagli interventi di Giovanni di Lorenzo, gallerista che ha messo a disposizione lo spazio artistico per la mostra, e Michele Letizia che hanno deliziato l’evento con i loro interventi su numerosi dibattiti attualissimi quali il femminicidio.
La presentazione ha portato alla fine un solo e unico pensiero, che l’arte e la poesia si sposano sempre attraverso un linguaggio del tutto sconosciuto a chi non sa leggere tra le righe e i colori.







