Viaggio multisensoriale tra mare e identità: la Regione Campania racconta le sue “radici blu” “ALICI NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”

Un evento che profuma di Mediterraneo. Dopo la Reggia di Portici e la tappa casearia di Capua, il format Praesentia, gusto di Campania. Divina”, promosso dalla Regione Campania, è approdato nel cuore di Salerno. Il 9 giugno,  le sale seicentesche del Museo Diocesano San Matteo, si sonotrasformate in un itinerario sensoriale che intreccia cultura, degustazioni e storytelling sulle eccellenze ittiche e agroalimentari campane. Con “Alici nel paese delle meraviglie”, Salerno diventa “capitale del gusto”.

Voci in rete per una cultura del gusto. L’incontro si èaperto con i saluti istituzionali, presieduti da Elisabetta Moro (Università di Napoli S.O.B. e curatrice scientifica di Praesentia), Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania; Rosanna Romano, Direttore della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania; Alessandro Fimiani, Commissario dell’Agenzia Campania Turismo. Per il Comune di Salerno intervengono il Sindaco, Vincenzo Napoli e l’Assessore al Turismo, Alessandro Ferrara. Erano presenti, inoltre, Carmen Rossomando, Direttrice del Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno; Fortunato Della Monica, Sindaco di Cetara; Daniele Milano, Sindaco di Amalfi.

Casucci: il mare è il nostro racconto più sincero. «Con ‘Alici nel Paese delle Meraviglie’ celebriamo la filiera blu che da secoli nutre e ispira la Campania» – ha sottolineato Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione. «È nel dialogo tra cultura e gastronomia che il nostro territorio rivela la sua identità più autentica, capace di attrarre un turismo colto, esperienziale e sostenibile».

Alle ore 12.00 si è aperto il talk culturale con la partecipazione di Francesca Marino, nutrizionista, giornalista enogastronomica e docente di Didattica della nutrizione all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che haillustrato il focus dell’evento “Alici nel Paese delle Meraviglie”. Special guest della giornata è stato il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa. Inoltre, è stata realizzata una sezione che ha previsto la partecipazione di “special guests sociali ”, tra cui Anella Mastalia e Roberta Pastore, di Edizioni Talea con il libro per ragazzi «Trotula e la Dieta Mediterranea»; l’Associazione Duna di Sale, presieduta da Daria Limatola, che ha raccontato il progetto “Donne e caffè” realizzato con l’Accademia Caffè Trucillo, che ha visto alcune donne delle case famiglia di Salerno, partecipare a un corso di formazione dove hanno imparato a fare caffè e cappuccini a regola d’arte per reinserirsi nella vita attraverso il lavoro.

A seguire è intervenuto Nicola Merola, della Cooperativa Sociale Stalker, nata 20 anni fa da un progetto di salute mentale e che ha il proprio laboratorio nell’Azienda Agricola Sperimentale Regionale “Improsta”, la cui gestione è affidata al Centro per la Ricerca Applicata in Agricoltura (C.R.A.A.), un’associazione senza fini di lucro che annovera tra i suoi soci, oltre alla Regione Campania, l’Università degli Studi Federico II di Napoli, l’Università degli Studi del Sannio, l’Università degli Studi di Salerno e la EURECO Spa.

Show cooking stellato e tradizione popolare. Lo spettacolo della cucina dal vivo. Alle 13.15 riflettori puntati sulla cucina dal vivo con lo show cooking diretto dalla giornalista Eleonora Cozzella, direttrice di “Gusto”, il mensile del Gruppo Gedi, che ha guidato il pubblico in un viaggio tra memoria, gusto e innovazione. I fornelli si sono accesi con due ambassador: lo chef stellato Antonio Dipino, nonché pietra miliare della cucina amalfitana, che ha presentato il suo piatto “Alici marinate e alici alla scapece”, e lo chef Pasquale Torrente, d’impronta tradizionale, che ha illustratoil suo piatto “Alici farcite su friarielli con colatura di alici di Cetara”. Le loro creazioni esaltano le alici del Golfo e gli altri tesori della Costa, accompagnate da narrazioni sensoriali. É seguita, la degustazione di olio Evo (Olio Colline Salernitane DOP, Oleificio Torretta) con Anna Maria Provenza, esperta frantoiana.

Giovani talenti dell’ospitalità in prima linea. Una delegazione dell’IPSEOA – Istituto Professionale Alberghiero di Stato “Roberto Virtuoso” di Salerno ha partecipatoall’evento, confermando il ruolo centrale delle nuove generazioni nel futuro dell’accoglienza. La loro presenza rappresenta uno dei pilastri del progetto Praesentia, che punta a valorizzare i percorsi formativi d’eccellenza e a costruire un dialogo attivo tra scuola e mondo del lavoro.

Note di tradizione: la posteggia napoletana. Finale in musica con Aurora Giglio, che ha riportato in scena la posteggia napoletana, antica arte di strada fatta di voce, chitarra e mandolino. Un patrimonio sonoro che attraversa i secoli e racconta Napoli con poesia, emozione e memoria collettiva.

Il Museo Diocesano San Matteo: scrigno di arte sacra. Ospitato nell’antico seminario arcivescovile, il Museo Diocesano di Salerno custodisce capolavori dal Medioevo al Barocco, fra cui il celebre ciclo pittorico di San Matteo. Per un giorno, le sale storiche sono diventate teatro di sapori e racconti, creando un dialogo unico tra patrimonio artistico e cultura gastronomica.

Praesentia, un calendario in movimento. Dopo Salerno, il viaggio proseguirà il 30 giugno ai Campi Flegrei con Dove si coltiva il mare; il 28 luglio al Palazzo Abbaziale Loreto di Montevergine con Il nettare di bacco; l’8 settembre alla Certosa di San Lorenzo a Padula con I cibi dell’anima; il 27 ottobre a Sant’Agata de’ Goti con Il pomo della concordia. Gran finale il 7 dicembre a Napoli con Maestri e margherite,un omaggio all’arte del pizzaiolo napoletano, riconosciuta nel 2017 dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Gli eventi sono gratuiti e aperti al pubblico fino a esaurimento posti, con prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale: www.praesentiacampania.it